Domenica il Volturno sarà impegnato a Monteruscello contro il Flegreo. La formazione napoletana rappresenta un vero e proprio esame di maturità da superare a pieni voti. A guidare la compagine puteolana ci sono Fabrizio Rossi e Antonella Di Giacinto. Un nome quest’ultimo che evoca sempre ricordi emozionanti a tutti gli appassionati del settore. Con lei abbiamo parlato del presente e fatto un tuffo nel passato. “Con il Flegreo mi trovo molto bene – esordisce la pluricampionessa – perchè c’è grande sintonia con Fabrizio e le ragazze. Siamo una squadra giovane e il nostro punto debole è l’inesperienza. Le atlete vengono da un campionato di serie B che è completamente diverso dall’A2. Ci sono meno partite e durante le gare puoi concederti anche piccole pause. Non essendo abituati a mantenere la concentrazione per tutto il match abbiamo pagato in termini di risultati. Sia io che Fabrizio siamo però fiduciosi visti i margini di miglioramento e lo dimostra la promozione dello scorso campionato. Le giocatrici furono chiamate a dare qualcosa di più e con merito abbiamo ottenuto la categoria superiore”. Per il Flegreo si tratta della prima partecipazione ad un campionato di serie A, ma l’organizzazione societaria è straordinaria: “Mi ritengo davvero fortunata a poter collaborare con loro – continua – perchè sia il presidente Ottorino Altieri, che per chi segue il mondo del nuoto non ha bisogno di presentazioni, sia i dirigenti Enzo e Marco Acri non ci fanno mancare nulla ragionando come i club di massima serie. Lavorare in questo modo è sicuramente più semplice e mettere la mia esperienza al loro servizio è molto piacevole”. Domenica Antonella si confronterà con il suo passato, con un avversario che ha significato molto per lei: “Il Volturno è sempre una parola ‘pesante’ per me. Un nome a cui sono legati bei ricordi e che ho portato a livello internazionale. Ogni volta che con la nazionale giravo il mondo e vedevo ‘provenienza Volturno’ mi si illuminavano gli occhi. Mi è dispiaciuto per la retrocessione ed è un peccato perchè hanno un bacino molto ampio, la tradizione dalla loro, potenzialità enormi e francamente spero che potranno tornare a certi livelli in fretta”. Il Volturno di oggi però è ben diverso da quello di ieri: “Indubbiamente – conferma la Di Giacinto – il mio Volturno investiva sia sul settore giovanile che ha sfornato grandi campionesse sia sugli allenatori che crescevano di pari passo con gli atleti. Leggere il nome Volturno mi emoziona ancora, lo ammetto, e sarò sempre legata a questo nome”. Al fischio d’inizio però le vittorie e i ricordi andranno messi da parte, ci saranno tre punti in palio molto ambiti dalle due formazioni: “In questo momento il pronostico è dalla loro, ma la palla è rotonda e non sai mai cosa possa accadere nel corso di un incontro. Se da un lato paghiamo l’esperienza, dall’altra possiamo giocare con serenità senza dover vincere a tutti i costi come loro. Il non avere nulla da perdere può comunque essere un’arma a doppio taglio perché di fronte avremo un avversario che sa il fatto suo e giocatrici come Valkai e Starace, con cui ho giocato, sono in grado di spostare gli equilibri. Inoltre c’è la Masciandaro che è un ottimo marcatore di centro e mi è sempre piaciuta la grinta che mette in acqua. La chiave? Probabilmente il nuoto. Da questo punto di vista ci avvaliamo di ottimi maestri; la preparazione atletica in questi campionati è determinante, ancor più di un fischio arbitrale. Loro sono senza dubbio da playoff in un campionato che ogni domenica riserva sorprese. Per quel che ci riguarda proveremo a crescere partita dopo partita racimolando quei punti necessari ad ottenere la salvezza”.