La continuità tra il passato ed il presente è stato un dato che tutti i presenti alla conferenza stampa di ieri, hanno voluto sottolineare nonostante la nuova conformazione societaria. L’unico anello mancante è quello che porta al nome dell’ormai ex presidente Francesco Gervasio. Le sue quote, infatti sono state rilevate proprio da Gianluca Galimberti titolare, dunque, del 51% della società bianconera, mentre la restante parte del pacchetto azionario del club di Terra di lavoro resterà nelle mani di Raffaele Iavazzi al quale è stato consegnato il testimone dallo stesso Gervasio e ceduto il posto sulla poltrona più alta, quella di nuovo presidente della Juve. Il nome di Gervasio, però, non scomparirà del tutto. L’ex numero uno bianconero, infatti, resterà ancora all’interno del Consiglio di Amministrazione della società e cosi come hanno fatto intendere sia Iavazzi che lo stesso Galimberti con un ruolo che presto verrà delineato in virtù dell’impegno, dei sacrifici e dell’amore che ha dimostrato nei confronti del basket casertano. «Da quando sono arrivato abbiamo sempre fatto di tutto, abbiamo sempre fatto dei grandi sacrifici per permettere a Caserta di poter continuare a vedere un basket di primo piano dla punto di vista del campionato – ha esordito Raffaele Iavazzi -. Abbiamo sostenuto degli sforzi enormi fino a qualche giorno fa ed ora con l’aiuto di Gianluca Galimberti potremo guardare avanti con molta più serenità tranquillità e senza fare dei passi mortali. La mia presidenza sarà di transizione tra il vecchio ed il nuovo dove il nuovo va inteso come un futuro manageriale diverso. Noi rappresentiamo la fatica dei mesi precedenti, Galimberti rappresenta il futuro del basket a Caserta. Non può esservi l’uno senza l’altro anche perché anche noi abbiamo ringraziare chi ci ha preceduto senza i quali non saremmo qua per questo momento importante per la storia della Juvecaserta». Commosso, teso e fiero. Cosi, invece, si è dimostrato Pino Sacripanti nel commentare la venuta del nuovo proprietario bianconero: «Sono qui da quattro anni, ho giocato con questa squadra e al capo di questa città in un campo da basket tante partite, ma questo giorno per me resta quello più importante, quello più emozionante e di cui vado fiero. Dopo due anni di sofferenza pura vedere tanta luce ed un tunnel ormai passato è la partita vinta più bella vinta non solo per me, ma per tutta Caserta. Se sono attaccato a questa città lo devo anche al calore che mi ha riservato sin dal primo giorno che sono arrivato qui e spero che lo stesso si possa ripetere con Gianluca che rappresenta il basket a Caserta non solo oggi, ma per un futuro anche lontano. Rappresenta l’occasione per lanciare questa società, l’occasione per rilanciare un progetto di settore giovanile ed idea di una società che guarda avanti con serenità. Quindi il mio più grande ringrazi mento va a lui, va a Gervasio che è stato spesso criticato, va a Iavazzi per l’entusiasmo che ha sempre messo in quello che ha fatto, a Caputo visto che la Juve è anche una sua creatura e alla squadra che fino a questo momento non si è mai lamentata di una virgola nonostante tutto