Juve, la salvezza passa per Ancona



Sergio Luise
Sergio Luise

«E’ stata una settimana particolare quella che ci ha accompagnato e che ci accompagnerà alla partita di questa domenica contro la Sutor». Ovvio che la particolarità della settimana messa in evidenza da Sergio Luise, fa riferimento a quella tecnica e ad una situazione di infortuni che la pausa lunga delle Final Eight ha provato a smorzare in vista dell’allungo finale di una stagione che tutto sommato non può che essere considerata, al momento, soddisfacente e con grandi colpi in canna sparati al momento giusto come, per esempio, quelli contro Cantù e Sassari. Al di fuori della portata tecnica e del ‘face to face’ che andrà in scena ad Ancona contro i gialloblù di Charlie Recalcati, quella bianconera è stata una settimana particolare anche dal punto di vista societario. Il ‘grido’ nel silenzio del campionato di Francesco Gervasio sulla situazione economica della Juve è stato captato, recepito, assimilato e commentato anche da chi è capo dei piani altissimi della Federazione azzurra. Un grido che ha riaperto una sorta di ferita che fino a questo momento era stata coperta da una benda e alla quale si pensava a medicare in silenzio o quanto meno con la delicatezza di chi non vuol dimostrare che si sta soffrendo. Ma quando di solito la ferita si riapre il dolore non è mai piacevole e resta presente fino a che il tutto non si calma, fino a che il dolore non scema per tornare a rientrare all’interno di quella soglia di sopportazione tale da non ‘gridare’. Il tutto trasportato all’interno del basket giocato, le dichiarazioni del presidente bianconero sulla necessità di rimettere ‘mano al portafoglio’ metaforicamente parlando e non solo, ha avuto il suo eco durante tutta la marcia di avvicinamento ad una sfida importante come quella della Sutor. Un nuovo campanello di allarme che con ogni probabilità continuerà a suonare con una intensità diversa a seconda di come la situazione che lo stesso Gervasio ha provato a spiegare in questi giorni ai media locali e non («Al momento ottempereremo alla ricapitalizzazione e al pagamento delle spettanze per evitare la messa in liquidazione della società e tutto ciò che ne deriverebbe, ma questo non ci fa certo restare tranquilli né per il presente e nemmeno per il futuro» le parole del numero uno casertano dei giorni scorsi ndr) si evolverà nei pochi giorni mancanti alla partita con la Sutor ed in quelli immediatamente successivi ad un match che metterà di fronte due squadre che mai come questa volta versano in una situazione se non identica, ma molto smile anche se all’ombra della Reggia ancora nessun tipo di protesta da parte dei giocatori è arrivata ed almeno questo è un segnale molto rassicurante sulla portata delle difficoltà a differenza, invece, di quanto è avvenuto tra le fila dei marchigiani. Ma di situazioni finanziarie ed economiche si tornerà a parlare ad inizio settimana. Il weekend è solo per il basket, il weekend è il momento di focalizzare il tutto a quanto accadrà sui ventotto metri di campo e a quanto si è fatto per tornare a casa con la vittoria tra le mani cosi come ha avuto modo di spiegare lo stesso Sergio Luise: «Abbiamo diviso in due parti questo nostro cammino di avvicinamento ad una partita cosi importante. La prima parte ovviamente ha avuto come base la partita contro Biella e soprattutto mettendo in evidenza quelli che sono stati i nostri errori in alcuni frangenti della partita ed analizzandoli per evitare che gli stessi si possano poi verificare contro la Sutor. Montegranaro è una squadra che sta lottando nonostante le sconfitte e la posizione di classifica e pericolosa soprattutto in alcuni reparti ed allora abbiamo preferito dedicare la prima parte della settimana alla cura dei particolari sia in attacco che in difesa. Dovremo migliorare alcune situazioni di lettura quando abbiamo la palla tra le mani ed essere attenti su quei giochi a due dove lunghi come per esempio Amoroso amano allargarsi e non rollare verso il canestro».

La ripresa dopo una settimana di puro riposo, come e se ha giovato a giocatori infortunati tipo Akindele, Jonusas e Michelori?



«Per quanto riguarda Michelori, non c’erano particolari problemi. La sua settimana di avvicinamento è sempre diversa dagli altri per la sua età e per il lavoro fisico individuale che deve svolgere. Per quanto riguarda Jonusas ha avuto qualche problemino anche questa settimana, ma tutto risolto, mentre per Akindele il test principale resta sempre la domenica. Tirando le somme forse non saremo al 100%, ma di sicuro non ci abbattiamo».


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