L’Hermes Casagiove si gode l’ottima prestazione messa in campo contro la capolista Quarto. Al “Comunale” della città casertana, i giallorossi del presidente Michele Corsale hanno resistito alle offensive del club quartese, mettendo in pericolo la retroguardia ospite anche con diversi spunti di Vincenzo Russo e Gennaro Monaco. Analizzando il match, il pareggio è il risultato più giusto di quella che può essere considerata una partita a scacchi, visto l’andamento del match che non ha mai dato l’idea di favorire gli uni o gli altri. A trionfare nel big match della ventunesima giornata è stato un solo fattore: la legalità. È stato uno spettacolo di cordialità ed amicizia, tanto che alla fine sembrava quasi che il risultato avesse una valenza secondaria. Nell’arco dei 90 minuti non è nato alcuno screzio tra i calciatori delle due compagini, frutto anche dell’amicizia che legava tantissimi degli elementi in campo: questa è la faccia pulita di uno sport che troppo spesso sale agli onori delle cronache per gesti incivili, ma che invece, in questa occasione, ha dato saggio che il calcio non deve essere per forza accostato alla violenza. Sicuro che gli spettatori abbiano assistito ad una bella partita di calcio è il direttore sportivo Roberto Corsale: “La cosa che più ho notato è stato il silenzio con cui è stata svolta la gara. In queste categorie siamo abituati a sentire un baccano incredibile da parte dei giocatori in campo, invece stavolta, sembrava di assistere ad una partita tra compagni. È stata la degna conclusione di una settimana importante per l’Hermes Casagiove che si è trovata ad ospitare un progetto tanto nuovo quanto rivoluzionario nel panorama calcistico regionale, quello del Quarto che può aprire la strada verso un futuro diverso dell’intero pianeta calcio”. Il dirigente dell’Hermes Casagiove si sofferma, poi, a discutere della gara: “Il risultato del match non ha fatto altro che ufficializzare la prestazione complessiva delle due compagini, bloccate da un tale equilibrio che le occasioni da rete sono state rarissime. Ma, quando ci sono tanti atleti di spessore in campo, è logico che gli spazi siano minimi e le possibilità di sbaragliare le resistenze avversarie diventa complesso. Io posso ritenermi orgoglioso della prestazione dei miei ragazzi che hanno tenuto testa alla prima della classe, confermando il terzo posto in graduatoria. Ci crediamo nei play-off e continueremo a lottare, giornata dopo giornata, per ottenere il miglior piazzamento possibile”.