Guarino, addio tra le lacrime: “A fine anno lascio il Ciss”



Il tavolo della conferenza
Il tavolo della conferenza

Sul tavolo della conferenza stampa, nella sede dell’azienda Corpora a Gricignano d’Aversa, c’è in bella mostra il trofeo che l’anno scorso il Ciss di basket in carrozzina ha vinto per aver conquistato la promozione in A2. E’ l’unica cosa tangibile che resta di quello straordinario campionato, nel quale i biancazzurri vinsero quasi tutte le partite, sempre con il marchio Corpora sulla casacca. Lo sponsor ha confermato l’abbinamento, ma non è bastato per rimanere in serie A. Abbandonata dalle istituzioni (negli ultimi dieci anni il Ciss non ha ricevuto un solo euro di contributo) la squadra campana più gloriosa di basket in carrozzina (agli inizi del 2000 ha vinto anche una coppa europea) ha dovuto rinunciare alla partecipazione al campionato di A2. Sta facendo la serie B, “e se non ci fosse stato l’aiuto economico della Corpora non avrebbe potuto fare nemmeno quella”, precisa il presidente biancazzurro Giuseppe Guarino. Anzi, ex presidente ormai. Seduto accanto al colonnello Petrungaro, delegato  del Coni di Caserta, Giuseppe Guarino comunica tra le lacrime la notizia che nessuno di coloro che amano il basket in carrozzina avrebbe mai voluto  ascoltare: “Lascio la società che ho fondato e che per 33 anni è stata la mia vita”. Terminato il campionato, Guarino – che ormai è un’istituzione nel mondo del  basket in carrozzina – lascerà la società nelle mani dei giocatori, oggi guidati in campo da Florent N’Goran, che svolge il doppio ruolo di atleta e di  tecnico. Per fare un campionato di serie B, sia pure al risparmio, ci vogliono  almeno 25mila euro e Guarino, che si è sempre sobbarcato buona parte di questi oneri, non ce la fa più ad andare avanti. “Noi giocatori – precisa N’Goran – continueremo a disputare questo campionato con l’impegno e la passione di sempre, nella speranza che il nostro presidente torni sui suoi passi. Nel  frattempo non possiamo far altro che ringraziare anche noi l’azienda Corpora per averci permesso di poter continuare almeno per quest’anno l’attività”.




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