«Non siamo riusciti a reagire all’ intensità e all’energia che Reggio Emilia ha messo in campo. Invece di controbattere con il gioco di squadra, nostra prerogativa, abbiamo cercato soluzioni personali». Esordisce soci Sergio dopo qualche giorno dalla bruciante sconfitta di Reggio Emilia. Un’analisi che ha messo in evidenza la mancanza di due elementi fondamentali dei bianconeri negli ultimi tempi: energia e gioco di squadra. Due elementi che non sono mai venuti fuori nel corso dei quaranta minuti emiliani e che invece sono stati prerogativa assoluta dei padroni di casa. Un piccolo passo falso, insomma, che però lascia un amaro che è proprio difficile da mandare giù visto il premio al quale i bianconeri erano ad un solo passo di distanza.
Una mancanza che hai notato di più in attacco o in difesa?
«Quando subisci uno parziale di venti a zero è difficile scindere i problemi offensivi da quelli difensivi. Forse le tante palle perse, di cui tre nei primi due minuti hanno inciso più di ogni altra cosa».
Vi aspettavate una difeso di Reggio cosi aggressiva e pronta su ogni vostra mossa?
«Ci aspettavamo la loro aggressività, abbiamo lavorato in settimana per far uscire velocemente la palla, ma questo non ci è riuscito in partita. Avremmo potuto e dovuto alzare le sponde, usare meno palleggi ma più passaggi nella ricerca dei triangoli offensivi. È stato sicuramente uno dei problemi principali che abbiamo riscontrato».
Quale il rammarico più grande?
«Il rammarico maggiore è per non averla giocata come potevamo, poi ovvio che aver due punti in meno e perso le Final Eight per solo una vittoria ci lascia l’amaro in bocca, anche se non era un nostro obiettivo stagionale».
Quanto pesa effettivamente questa sconfitta?
«Il nostro è un gruppo forte consapevole della propria forza, non credo che ci saranno ripercussioni, dovremo solo rimetterci subito al lavoro».
Anche perché sulla carta c’è già la sfida con Milano…
«Partita difficilissima, Milano credo abbia trovato il suo assetto con l’arrivo di Green. Ha portato leadership, voglia di vincere e gusto della sfida. Nelle ultime uscite mi è sembrata poi molto più squadra, in particolare in difesa».
Prendendo come esempio la partita con Reggio Emilia, quali le cose da evitare e dove correggere il tiro in vista del matinee di domenica prossima?
«Da evitare le palle perse in numero così elevato,i tiri aperti lasciati al giocatore che occupa lo spot del numero 4 – Fotsis e Melli nel caso di Milano – maggiore circolazione di palla».
In che modo si può colpire la truppa di Scariolo?
«Servirà giocare di squadra, dove non arriviamo con il talento del singolo, dobbiamo sopperire con l’esecuzione di squadra, con la forza del gruppo. Così in difesa dobbiamo essere pronti ad aiutarci, magari confondendo le idee all’attacco milanese».
Che ruolo e quanto conterà il fattore campo ed il Palamaggiò?
«Moltissimo. Da sempre ricordo le sfide con Milano come sfide particolari,dove la vittoria ha sempre avuto un significato speciale. Soprattutto il pubblico ha sempre avuto un ruolo fondamentale trascinandoci nel compiere l’impresa. Spero in un palazzo pieno,sicuro della bolgia e dell’aiuto che ci potrà dare».