Virtus Carano, il tecnico Ambrosino: “Siamo noi gli artefici del nostro destino”



L'allenatore della Virtus Carano Salvatore Ambrosino (foto Domenico Vastante)
L’allenatore della Virtus Carano Salvatore Ambrosino (foto Domenico Vastante)

Il treno ad alta velocità targato Virtus Carano riprende a correre sui binari che portano dritto verso la testa della classifica. Grazie ad una prestazione imponente di tutto il collettivo, il sodalizio caro al presidente Achille Sauchella lascia a bocca asciutta il toro acerrano, vendicando la tremenda debacle dell’andata (1-4 per l’Acerrana) e riscattando la sconfitta nel big match contro il Progreditur Marcianise. Con i tre punti conquistati ad Acerra, si accorcia la distanza dal vertice che in questo momento vede la Virtus lontana dalla capolista di sole cinque lunghezze. Un distacco che non preoccupa il presidente Achille Sauchella, ottimista sulle possibilità di limitare quanto prima il gap: “Se scendiamo in campo con la stessa cattiveria agonistica ed il cuore con cui abbiamo affrontato l’Acerrana, possiamo sbarazzarci di ogni avversario. Come ho già dichiarato precedentemente, credo ciecamente nelle potenzialità di questi ragazzi. Ormai non ci possiamo più nascondere: puntiamo a vincere il campionato ed assicurarci l’accesso a quella Serie D, categoria che non è mai stata neppure nei sogni dei tifosi della Virtus Carano. La dedica speciale di questo ultimo trionfo va ad una persona che non c’è più, Elpidio Vitale, un mio caro amico ed un prezioso esponente del calcio campano”. Scende più nel lato prettamente tecnico il sagace allenatore Salvatore Ambrosino: “Era doverosa una pronta reazione dopo aver pagato un conto salato nel match di cartello contro la capolista. Abbiamo soffocato gli acerrani nella propria metà campo, riuscendo a portarci sul doppio vantaggio ad inizio secondo tempo. Con l’uscita per infortunio di Camorani, abbiamo perso uno dei migliori elementi del nostro roster, ma nonostante ciò abbiamo tenuto la loro reazione. Poi nel finale ci ha pensato un’immenso portiere come Romagnini a togliere le castagne dal fuoco, respingendo il rigore che ci avrebbe garantito dieci minuti di fuoco”. Il tecnico di Pozzuoli chiude l’intervista, rivelando un piccolo dettaglio relativo alla classifica: “Abbiamo fatto un patto nello spogliatoio, da ora in poi non parleremo più di classifica, penseremo solo a noi stessi ed a fine campionato tireremo le somme. Siamo artefici del nostro destino, per cui è inutile guardare a quelli che possono essere gli sviluppi di una stagione stranissima”.




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