Bella e vincente, entusiasmante e commovente: no, non ci stiamo esaltando troppo. La Juve di domenica, quella che ha battuto la seconda della graduatoria, merita tutti gli elogi del mondo. Perché il campionato sarà anche mediocre, ma vedere giocatori che sputano l’anima in campo, mostrando una determinazione impressionante, nonostante tutto e tutti, è davvero qualcosa di eccezionale. Caserta si è imposta contro Sassari con tecnica e carattere. Ha saputo finalmente vincere pur giocando una gara ad alto punteggio. Contro la Dinamo, squadra fortissima in attacco, c’era da temere parecchio una partita dall’elevato numero di possesso ed invece Gentile e soci hanno saputo starci dentro, vincendo senza se e senza ma. Gli 88 punti realizzati dalla truppa di Pino Sacripani rappresentano la miglior prestazione offensiva della squadra bianconera in stagione. Un gran viatico verso quello che sembrava un sogno ed ora può tramutarsi in realtà. Le Final Eight sono ancora possibili e già questo è qualcosa di inatteso e stupefacente. La Juve è stata bella soprattutto perché ha saputo giocare di squadra. Guardando il tabellino, si intuisce subito come chiunque abbia solcato il parquet con la canotta casertana, sia riuscito ad offrire un fattivo contributo alla causa comune. Quattro i giocatori cari al patron Gervasio ad andare in doppia cifra: Mordente (14 punti), Jonunas (10), Gentile (12) e Jelovac (10). Poi ci sono stati i 9 punti firmati rispettivamente da Mavraides ed Akindele, gli 8 di Maresca, i 6 di Michelori ed i 4 del più che positivo Luigi Sergio, per il quale coach Sacripanti ha avuto importanti parole di elogio. Insomma, se fossero entrati Marzaioli, Salzillo e Cefarelli, state certi che anche loro avrebbero messo fieno in cascina in una serata magica come quella vissuta nello scorso week end a Pezza delle Noci. A Sassari non sono bastati i 45 punti firmati in tandem dai cugini Diener, stavolta un po’ troppo solisti. Nonostante il pareggio nel computo dei rimbalzi catturati (34 per entrambe le formazioni), enorme è risultato il divario per quel che concerne il dato della valutazione: 101-73 in favore di Caserta. Il team campano ha costretto gli isolani a 17 palle perse, decisamente sopra la media stagionale, ma la vera differenza, oltre che nella migliore distribuzione dei carichi offensivi, la si può notare nei viaggi in lunetta: Mordente e soci hanno tirato 28 liberi, infilandone 24, Diener e compagnia solo 15, realizzandone 10. Numeri dolcissimi quelli che anche oggi scioriniamo volentieri, avendo ancora negli occhi l’autorevolezza di una Juvecaserta che testate nazionali ben più autorevoli non hanno esitato a definire “miracolosa”.
Pio Carfora