Tanti sono i giocatori che la società nerazzurra ha cambiato tra la scorsa e questa stagione ma il presidente Lazzaro Luce ha lavorato sodo per confermare uno zoccolo duro da cui ripartire in estate. Andrea Di Pietro, Giovanni Bizzarro, Emilio Criscuolo, Alessio Bonavolontà, Mario Luce e Nicola Leone sono i fedelissimi dell’organico sammaritano, i tasselli immodificabili di una rosa che è stata completata con calciatori che l’Interregionale la calcano da parecchio (vedi gente come Tommaso Manzo, Mario Terracciano, Gismondo Gatta e Antonio Libero Del Sorbo). Riveste un ruolo di particolare importanza nel momento di transizione avvenuto in estate il forte centrocampista Andrea Di Pietro, un professionista nel mondo del dilettantismo che ha baciato in pieno il progetto del club sammaritano nell’estate 2011 ed è divenuto uno dei punti cardine della risalita del Gladiator verso la Lega Pro. Senza peli sulla lingua, egli individua quali sono le differenze tra le due annate: “Un pizzico di cattiveria è quell’ingrediente che ci mancava lo scorso anno. Nonostante fosse stata costituita una corazzata, non siamo riusciti a conquistare la serie D né in campionato né nei play-off. Tanti sono stati i problemi che si sono creati per il solo fatto di essere partiti come squadra favorita del girone. La cosa opposta è avvenuta, invece, quest’anno quando, dopo l’acquisto del titolo del Nuvla San Felice, abbiamo affrontato la nuova realtà con i cosiddetti piedi di piombo ed abbiamo raccolto bellissime soddisfazioni, partendo con l’obiettivo della salvezza. E’ un grande risultato che, da matricola del girone H, ci siamo ritrovati allo stesso livello di corazzate del calibro di Ischia, Matera e Monospolis. Ciò è frutto dell’equilibrio e dell’unità che si sono creati all’interno del gruppo, composto da uomini che si sostengono a vicenda e che si aiutano nei momenti di sfiducia”. Ora che siamo agli sgoccioli del 2012 egli traccia il bilancio di questo intero anno solare vissuto con addosso la gloriosa casacca nerazzurra: “Il bilancio di questa annata è più che soddisfacente, sarebbe potuto essere ottimo se avessimo ottenuto la serie D sul campo lo scorso anno. Sorprendente il girone di andata di questa stagione e sono sicuri che, se continuiamo su questa strada, possiamo annullare il distacco dall’Ischia. A livello personale non posso lamentarmi perché ho realizzato 12 goal la scorsa stagione e 3 quest’anno: è logico che il diverso ruolo che rivesto nei differenti moduli, interpretati prima da Macera e Carannante e poi da Squillante, ha modificato le mie possibilità di andare a rete, ma non va dimenticato che la D e l’Eccellenza sono due categorie lontanissime sul lato del gioco. Un elogio è doveroso al tecnico che non si ferma un attimo, a tutta la rosa, alla società ed ai tifosi che non ci fanno mancare mai il loro supporto e mi hanno accolto come un loro figlio, sin dal mio approdo”.