Sono ripresi gli allenamenti in casa Virtus Carano, dopo i giorni di stop causati dai festeggiamenti per il Santo Natale. Sotto una temperatura tiepida che ha messo da parte, almeno per il momento, il gelo di metà dicembre, la truppa aurunca ha iniziato a seguire il fitto programma, previsto dal tecnico Salvatore Ambrosino in collaborazione con il preparatore atletico Vincenzo Ascione, che prevede il fondamentale richiamo della preparazione estiva. Sono questi i giorni in cui tutti i calciatori hanno la possibilità di rafforzare la propria condizione atletica, in maniera tale da usufruirne per la seconda parte della stagione. L’affermazione casalinga contro lo Stasia Soccer è l’ultima partita di un 2012 fantastico per la Virtus Carano che, lo scorso 10 ottobre, ha festeggiato i 50 anni di vita, partecipando per la prima volta al campionato di Eccellenza, una categoria mai calcata prima. Nonostante tantissimo sia cambiato tra lo scorso e questo campionato, la società aurunca si è messa in mostra come una delle celebri compagini della provincia di Caserta, grazie alle abilità dei due presidenti Emilio Di Tommaso ed Achille Sauchella che si sono dati il cambio in estate con l’intenzione di mantenere intatte le ambizioni di un club storico. Osservando la classifica del girone d’andata, il terzo posto dello scorso anno è confermato anche in questa stagione ma va sottolineato che, rispetto ad allora, non sono presenti in graduatoria due corazzate come Savoia e Gladiator. Il discorso al vertice è apertissimo e la Virtus è una delle selezioni più agguerrite nel voler realizzare un altro sogno della sua lungimirante storia. Proprio per questo motivo è stato scelto un trainer di prima fascia come Salvatore Ambrosino che non ama guardare la classifica ed anzi si sofferma ad analizzare il match contro lo Stasia Soccer: “E’ stata una vittoria meritatissima poiché in diverse fasi del match abbiamo dimostrato di essere superiori al club anastasiano. E’ terminata con il punteggio di 1-0, ma poteva essere un distacco più ampio, qualora avessimo sfruttato diverse occasioni a noi favorevoli. Purtroppo, non posso accettare quello che è successo a fine partita. Le risse sono episodi che non appartengono al mio modo di vedere il calcio, quindi se ci sono responsabilità da parte dei miei tesserati, è giusto che paghino. Odio questi atteggiamenti di violenza, perciò quelli che sono stati i colpevoli riceveranno la giusta sanzione per quello che hanno compiuto. Peccato, perché rischiamo di perdere calciatori importanti in vista della prima giornata del girone d’andata che ci vedrà affrontare a Cellole la capolista Progreditur Marcianise: una sfida dal valore notevole ma non decisiva. Mi preme sottolineare un dato importante. Finalmente siamo riusciti a pareggiare le reti fatte a quelle subite, una differenza che, all’inizio del mio corso, era esorbitante ma che siamo riusciti a comprimere con tante belle soddisfazioni”.