Forte di una classifica veramente importante e positiva, senza l’assillo di dover fare punti, la Juve è di scena nel catino del Pentassuglia di Brindisi contro una formazione di grande qualità e forza come l’Enel di coach Piero Bucchi. Dopo una partenza decisamente a rilento, ora i pugliesi hanno ingranato le marce altissime ed hanno risalito la corrente: per maggiori informazioni chiedere all’altra matricola Reggio Emilia, ultima vittima di Ndoja e compagni nel match di domenica scorsa deciso dal solito Gibson. Brindisi merita rispetto vista la qualità del roster, ma questa Juve ha già saputo dimostrare quali doti umane, prima ancora che tecniche, ha a disposizione nel proprio bagaglio. Da quando è andato via anche Chatfield, il bilancio juventino dice tre vittorie ed una sconfitta (a Siena, quindi non proprio su un campo secondario ndr): numeri pesanti che, però, non devono far perdere l’umiltà ai casertani. L’umiltà ammirata in queste quattro partite dove, nonostante il roster limitato e qualche problema fisico di troppo, Mordente e soci sono riusciti ad andare oltre i propri limiti. Da oggi, poi, c’è un innesto in più: il play bostoniano Dan Mavraides fa il suo esordio ma, oggettivamente, sarà impossibile valutare la sua prestazione: arrivato venerdì mattina al Palamaggiò, ha solo due allenamenti coi compagni e, quindi, l’integrazione è ancora limitata. Sicuramente è un giocatore in buona salute visto lo scorcio di stagione già giocato nelle fila di Avellino ma per valutare bene il suo impatto alla Juve ci vorrà, almeno, un mese di partite.
La squadra pugliese, nelle gare interne, segna mediamente 83 punti ed ha in Gibson il miglior tiratore in assoluto dell’intera Lega A con 18,9 punti a partita. Sono numeri decisamente preoccupanti alla vigilia di una sfida diversa dalle altre: dopo i fattacci del novembre 2010, è stato predisposto il divieto di trasferta per i tifosi casertani. La Juve sarà veramente sola nella bolgia incandescente del Pentassuglia: «Il campo di Brindisi – evidenzia coach Sacripanti nell’immediata vigilia del match – è tra i più difficili dell’intera Lega A sia per il calore del pubblico che per il valore della squadra pugliese; in preseason abbiamo già visto quanto possono metterci in difficoltà. Per questi motivi, dopo le buone prestazioni offerte negli ultimi tempi, questa trasferta può rappresentare per noi un vero esame di maturità. Abbiamo conquistato tre vittorie nelle ultime quattro sfide, abbiamo sfatato il tabù trasferta e questa gara in terra brindisina rappresenta una tappa importante del nostro cammino».
Cosa deve fare la sua Juve?
«Dovremo essere bravi a controllare la gara ed a porre ancora maggiore attenzione alla fase difensiva, evitando che i loro tiratori possano trovare tiri facili. E’ una squadra che può metterci in difficoltà vista la loro clamorosa fisicità e l’atletismo anche sugli esterni. Dobbiamo giocare una gara di grande qualità per restare in scia ad un avversario che punta a posizioni migliori».
Ultima considerazione sull’ultimo arrivato Mavraides…
«Siamo contenti di averlo a disposizione e voglio ringraziare pubblicamente Avellino per avercelo dato in tempo per farlo giocare a Brindisi – ammette il coach bianconero -. Può giocare in due ruoli e per noi rappresenta un’aggiunta importante nelle rotazioni. Esce da una buona università come Princeton ed ha fatto vedere di essere un giocatore duro ed intenso. Nei primi allenamenti con noi ha fatto vedere di essersi abbastanza integrato coi compagni: è stato veloce nel comprendere dei giochi che faremo. Non è un campione, indubbiamente, ma è un ragazzo che viene a darci una mano per crescere; allunga le nostre rotazioni, ci dovrà dare minuti di durezza e forza difensiva. Si va ad inserire in un gruppo che ha già una sua identità; è solido ed ha una buonissima mentalità».
La tavola è ben imbandita per il gustoso match pugliese: Caserta parte, nuovamente, senza i favori del pronostico ma lo stiamo dicendo da tempo immemore. Un’altra sorpresa è in arrivo?