«Le assenze pesano sia in termini di rotazioni, in questo momento veramente ridotte, sia in termini tecnici mancando, in attacco, un vero punto di riferimento tra gli esterni». Questo il laconico ed anche chiarissimo commento di coach Sergio Luise sulla questione dei due giocatori in meno, specialmente americani. Assenze che sono state il leit motive di una sconfitta che forse sarebbe restata tale con uomini in più. Ma di proporzioni e considerazioni diverse. Logico che con i se e con i ma la storia non si fa ed allora tutto resterà nel limbo della non sicurezza fino a quando non si avrà una prova contraria e cioè quando ci sarà il match di ritorno, con la speranza che il leit motive non sia più lo stesso e che la Juve possa contare su almeno un giocatore in più nelle proprio rotazioni, cosi come dalla dirigenza e dalla voce del vice presidente Iavazzi, attraverso interviste ai vari media locali, hanno dichiarato nei giorni scorsi. Ed allora il discorso e capitolo Siena si chiude proprio con il commento dell’assistente in panchina di coach Pino Sacripanti alla sfida senese in casa dei campioni in carica: «Nella prima parte della gara abbiamo cercato di attuare il nostri piano partita,in difesa abbiamo concesso pochi canestri in contropiede e abbiamo tenuto contro i pick and roll avversari. Così come in attacco abbiamo cercato di equilibrare le scelte di tiro,tra le conclusioni in area e quelle fuori. Dopo la nostra intensità è calata,e questo soprattutto per i problemi di roster, non riuscendo a mantenere la lucidità necessaria per provare a vincere. Questo è indubbiamente un aspetto che può ripresentarsi nel futuro».
In sede di presentazione hai parlato di ricerca di passi in avanti per il gruppo. Ne hai visto ed in che aspetto?
«In difesa è evidente lo spirito di sacrificio che questo gruppo ha ormai sviluppato. Anche in attacco, con qualche difficoltà maggiore,credo si possa notare la voglia di passarsi la palla nel ricercare il compagno libero, aspetto che dobbiamo e possiamo comunque migliorare».
Se si può estrapolare per un attimo il singolo dal gruppo quale il tuo giudizio sulla leadership di Mordente?
«Marco sta dando una grossa mano sia a livello tecnico, sia a livello umano,abbiamo diversi giovani e giocatori inesperti del nostro campionato,e la sua esperienza e leadership si sente anche in allenamento».
E quale quello sui progressi di Jelovac?
«Jelovac dopo un normale periodo di ambientamento ha incominciato ad essere più sereno in campo,più sicuro di se stesso,oltre ad aver cambiato marcia in allenamento dove la sua intensità si è notevolmente alzata».
Da cosa ripartite per Pesaro in una sfida importante per invertire il trend in trasferta e contro una diretta avversaria…
«Dobbiamo continuare ad allenarci con l’obiettivo di migliorare domenica dopo domenica. Ripartiamo dalla crescita del gruppo e da una maggiore fiducia in noi stessi».
Che idea ti sei fatto della Scavolini?
«Sono una squadra di uno contro uno, con buone individualità negli esterni e con una spiccata anima italiana. Vengono da una serie di sconfitte e proprio per questo ci aspetterà una vera e propria battaglia».
Quale la chiave per vincere?
«Partiamo dalla nostra difesa, da cui dobbiamo ricavare la serenità e la forza per sviluppare il nostro attacco. Importante sarà limitare le loro giocate dal pick and roll e dai diversi isolamenti previsti all’interno del playbook di coach Ticchi. In attacco coinvolgere tutti».