Il Fulham non lascia scappare Marcello Trotta: il contratto del gioiellino casertano è stato rinnovato fino al giugno 2015. Importante accordo per il ragazzone di Portico di Caserta che giova di una discreta considerazione da parte del tecnico Martin Jol che lo ha inserito all’interno delle prime scelte del reparto avanzato insieme a campioni del calibro di Moussa Dembele, Bryan Ruiz, Mladen Petric ed Hugo Rodallega. Figlio di una tendenza sviluppata solo con l’ingresso degli anni 2000, Marcello Trotta è uno degli esempi più adatti per esprimere il concetto della fuga di talenti che dal nostro amato Bel Paese scappano per trovare gloria all’estero. Questo fenomeno calcistico è identico ad un’altra fuga, quella dei cervelli, che viene adoperato più comunemente per segnalare tutti quei geni intellettuali che abbandonano il nostro vecchio stato italiano, incentivati da magnati esteri ad evolvere le proprie menti geniali con strutture e mezzi più adeguati ed usufruendo di retribuzioni che in Italia non vengono concesse ad un’età non adulta. Ovviamente, questo concetto calza a pennello anche nel mondo del calcio attuale. Il panorama italiano ha iniziato a conoscere questa dispersione di giovani talenti solo nel XIX secolo; precursori sono stati Gennaro Gattuso e Samuele Dalla Bonaseguiti a ruota da Giuseppe Rossi ed Arturo Lupoli. Nel giugno del 2008 anche il casertano Marcello Trotta è entrato a far parte di questa schiera di calciatori italiani che giocano fuori dal nostro mitico campionato, un evento sconosciuto per oltre 90 anni. Anzi, fino agli anni ’90, era l’Italia il paese nel quale tutti i giocatori stranieri sognavano di affermarsi. Una realtà stupenda che è decaduta per la mancanza di quell’attrazione fatale di cui le squadre nostrane hanno usufruito per anni. Marcello Trotta fu ceduto, o per meglio dire fu lasciato andare, dal Napoli quando egli si stava accingendo ad approdare in Primavera. Per un milione di euro il forte attaccante, nato il 29 settembre del 1992 a Santa Maria Capua Vetere ma residente a Portico di Caserta, fu prelevato dal Manchester City nel periodo di transizione che poi ha portato all’acquisizione della società da parte dello sceicco arabo Mansour. Con i Citizens il ragazzo non ha avuto fortuna e passò, dopo una sola stagione, al club londinese del Fulham. Nel novembre 2011 viene mandato in prestito al Wycombe Wanderers nella Football League One (terza categoria inglese). Al debutto contro il Milton Keynes Dons segna anche un gol e il 26 dicembre firma addirittura una tripletta contro l’Exeter City. Collezionati 8 gol in altrettante partite, Trotta torna al Fulham, con cui esordisce ufficialmente il 27 gennaio 2012 nel quarto turno di FA Cup contro l’Everton, persa 2-1, sostituendo Danny Murphy all’87’. Il 13 febbraio viene girato in prestito per un mese al Watford, dove disputa solo una partita in Championship. Tornato nuovamente al Fulham, arriva finalmente l’atteso debutto in Premier League il 7 aprile contro il Bolton, entrato nel finale al posto dello svedese Kačaniklić. Nelle prime due giornate del campionato appena iniziato non è sceso in campo, ma è probabile che il suo debutto in questa stagione avverrà a breve (scarse sono le possibilità che venga dato in prestito al Watford di Gianfranco Zola). A spingerlo c’è tutta la provincia di Caserta che non vede l’ora che il suo figlio prediletto spicchi definitivamente il volo.