Tutto in stand by per ancora tre giorni. Gli ultimi tre appuntamenti con la kermesse più importante per il basket a stelle e strisce e non solo, per poi tornare a fare quadrato ed anche un paio di conti, sulle possibilità che ne deriveranno. Giusto il tempo di capire anche se la nazionale Under 20 di coach Pino Sacripanti, che con un miracolo ha battuto una delle favorite ad arrivare fino in fondo come la Spagna mettendosi in tasca gran parte della ticket per il passaggio anche del secondo turno, riuscirà ad andare avanti e quindi il lavoro di ricerca dovrà ancora essere diviso su due fronti. Non più tre, infatti, dal momento che il duo Oldoini-Luise, terminata la kermesse prenderanno dio nuovo posto all’interno degli uffici del Palamaggiò per provare a mettere in pratica e tramutare in qualcosa di concreto quanto fatto in termini di contatti e di parole in terra americana. Uffici che nel caso gli azzurrini dovessero dire addio alla manifestazione europea, vedrà di nuovo, anche il timoniere della nave bianconera, pronto a riprendere il timone e dirigere la Juve verso il prossimo lido. Un lido dove attraccare e provare a scendere e tornare a casa con il quarto nuovo giocatore della prossima avventura. Un lido che stando ai rumors dovrebbe portare a quello con su scritto il nome di Mason Rocca, ma che nonostante tutto sembra essere quanto meno improbabile. Il basket mercato, poi, non è tanto diverso dal gioco del basket, dove tutto può succedere cosi come ha dimostrato il successo nella prima parte della scorsa stagione dei bianconeri senza Fletcher in terra senese e contro i pluricampioni in carica. Niente è escluso, dunque, ma allo stato attuale l’ostacolo da superare sembra essere ancora di una certa difficoltà per i casertani. Ostacolo, ovviamente, rappresentato dall’ingaggio e dal valore economico del giocatore. Il lungo in uscita da Milano e che tornerebbe volentieri in Campania dopo la sua esperienza a Napoli, costa troppo per le casse ed il volume di spesa messo a disposizione dall’entourage dirigenziale capitanato da Francesco Gervasio per la costruzione del nuovo roster. Un divario tra domanda ed offerta – tanto per restare in tema economico – tale da far pensare solo ad un amore passeggero, senza contare che gli estimatori all’estero potrebbero essere quel terzo incomodo in una trattativa pronta a schizzare in alto in termini di valore e di numeri, che la Juve proprio non può permettersi, considerando anche l’età anagrafica del giocatore in questione. Ed allora tutto resta fermo, Caserta resta alla finestra a guardare, anche se l’unico dato di fatto e denominatore comune al nome di Mason Rocca, resta che lo scenario al di sotto di questa finestra è quello del mercato degli italiani. Ne dovrebbe arrivar ancora uno da aggiungersi ai vari Cefarelli, Parrillo, Loncarevic, Marzaioli, Maresca e Gentile. UN altro italiano per uno spot che potrebbe anche non essere quello del lungo. Il nome che ronza ormai intorno alla Juve dalla scorsa stagione, cioè quello di Marco Mordente, prima che lo stesso giocatore decise di firmare per la Virtus Roma, è un nome che resta nel mirino della Juve. Anche in questo caso l’ostacolo da aggirare resta quello dell’ingaggio, seppur ridotto nella scorsa stagione per arrivare alla capitale,. Ancora un tantino fuori budget dei bianconeri. Anche in questo caso il corso del mercato ed il passare del tempo con in più la piena consapevolezza del fiato sul collo delle società rappresentato dalla crisi economica, potrebbe a breve far abbassare le pretese dei diretti interessati, in modo tale da poter quasi completare (per la panchina oltre agli italiani già menzionati mancherebbe un comunitario ndr) quel contorno da piazzare al fianco di Nic Wise, Jelovac ed una coppia di esterni a stelle e strisce ed un pivot comunitario oppure modificare i ruoli senza però cambiare idea e puntare su una guardia od una ala piccola ‘Usa’ (con il ruolo che resta scoperto riservato al comunitario ndr) e lasciare l’altro tesseramento ‘foreign’ per un lungo che possa completare le doti di Jelovac, specialmente per quel che riguarda la vicinanza ai cristalli ed il gioco in vernice sia nell’una che nell’altra metà campo.