E’ una missione possibile quella del Gladiator di agguantare la D. La formazione del tecnico Carannante è uscita sconfitta dal “Celeste” di Messina per 1-0 e domenica tra le proprie mura si giocherà una intera stagione. I nerazzurri dovranno vincere 2-0 per approdare nella categoria superiore, oppure con una qualsiasi vittoria, purché il distacco dal Messina sia di due reti. Proprio il Città di Messina ha agguantato la finale dopo essere stata sconfitta dal Rende 1-0 in esterna e poi in casa superò il turno vincendo 2-0. Stessa sorte fu subita anche ai nerazzurri in semifinale di Coppa Italia, quando al Savoia bastava vincere 2-0 per passare, e così fu. Questa mattina i sammaritani hanno ripreso la preparazione che ha visto l’assenza di Rima e Di Pietro, quest’ultimo uscito malconcio nella trasferta sicula salterà insieme a Rima, Armonia e Vitiello (squalificato) la finale di ritorno. Quindi un centrocampo da rifare per il tecnico Carannante che rilancerà dal 1’ Leone. Domani mattina la squadra si ritroverà per la rifinitura. Grande fermento in città per questo avvenimento storico per il calcio sammaritano. Questa mattina gli ultras nerazzurri della “Brigata Spartaco” hanno anche attaccato uno striscione fuori lo stadio che funge da appello alla cittadinanza al fine di accorrere in massa domenica a sostenere il Gladiator. Sponda Messina, il tecnico Rando dovrà fare a meno dello squalificato Giocchiano Giardina. Pedina importante per i siculi, considerato che nel match di andata è stato uno dei migliori in campo e dai suoi piedi spesso sono partite palle pericolose verso la porta nerazzurra. Il match sarà arbitrato dal sig Stefano Bortolozzi della sezione di San Donà di Piave.