Il giro del ‘lanternino’ bianconero, ha preso il via. Dopo le dichiarazioni e quindi la richiesta di attesa di Andre Smith, la Juve ha iniziato il proprio tour in giro per l’Europa e non solo, per la ricerca di nuovi nomi e di nuovi eroi da portare all’ombra della Reggia. Un tour al momento di pura ricognizione, di pura conoscenza e di pura presa di coscienza dei giocatori che potrebbero o non potrebbero fare al caso di coach Sacripanti sia dal punto di vista di allenatore che dal punto di vista di general manager. Un tour informativo, dunque, almeno fino a quando la decisione ultima del lungo del Minnesota non verrà resa nota. L’ex Karsyaka ha già ricevuto la bozza messa assieme da Caserta per riavere i suoi servigi anche nella prossima stagione per farne l’uomo cardine non solo in mezzo al campo, ma anche uomo immagine di una società che punta ad una sorta di rilancio dopo una stagione dove i problemi finanziari e la ricerca di aiuti l’hanno fatta padrona. Una bozza che nella maniera più assoluta non è stata rifiutata da parte di Smith, ma che è stata messa in standby o sempre per gli amanti dell’informatica, è stata ridotta ad icona lì sul desktop della prossima avventura, aspettando che sullo stesso ne possano essere visualizzate altre da mettere a confronto. Il suo intento non è certo un segreto. Dopo la sua ultima stagione a Pezza delle Noci e dopo essere stato uno dei nomi di primi rilievo sia in Turchia che qui in Italia, è giusto che il lungo di St.Paul provi a capitalizzare quanto ha fatto provando a spingere per un top team italiano o europeo che sia. Al di sotto di questa opportunità, che quindi vorrebbe dire una ulteriore visibilità, un palcoscenico che lo consacri definitivamente al basket di altissimo livello dopo essere stato sottovalutato per anni della sua carriera, e magari anche una strada Europea da seguire, la Juve e la scelta di cuore sono le prime della lista. Senza un top team, senza l’Europa ed un’offerta cospicua, la decisione sarà più facile di quanto si possa pensare ed allora tutto potrebbe prendere una forma diversa anche per l’entourage di Terra di Lavoro. Entourage che al momento ha identificato nel proprio tour, principalmente il ruolo del play – italiano – di riserva a colui che con ogni probabilità sarà a stelle e strisce di status per lo starting five. Già nelle scorse settimane si erano fatti i nomi di Stefano Gentile od una vecchia conoscenza dei rumors casertani Lorenzo D’Ercole. L’ultimo sarebbe stato Mauro Pinton di Sassari, ma il condizionale è d’obbligo. D’obbligo perché non solo si sta ragionando nei termini delle ipotesi, ma anche perché a quanto pare nessuno dei tre sarebbe proprio ai vertici della lista di gradimento del timoniere casertano, che quindi ha l’idea di muoversi prima di tutto sul mercato tricolore (Andre Smith e la sua proposta sono un caso a parte ndr). Campo dove la Juve presenta solo il nome di Giuliano Maresca e dei quattro giovani rampanti come Cefarelli, Marzaioli, Loncarevic e Parrillo (tutti dovrebbero avere un altro di possibilità nel novero della prima squadra a patto che di fronte ad offerte si potrebbe rinegoziare il tutto ndr). Un campo un facile da esplorare ed il cui valore economico resta di una certa consistenza se si ha un budget come quello casertano al di sotto del milione di euro. Ed allora la Juve pensa anche alle categorie minori, con al centro dell’attenzione la Legadue e la DNA per provare a capire chi ed in che ruolo può essere all’altezza della situazione di giocare un campionato di A1. Ma se da un lato della scrivania di coach Sacripanti ci sono margherite con petali tricolori, dall’altro ci sono anche quelle a stelle e strisce rappresentate dalla D-League, che ormai è volta al termine e quelle prossime delle Summer League di Orlando e di Las Vegas dove Max Oldoini e Sergio Luise presenzieranno, in assenza di Sacripanti impegnato in Slovenia per gli Europei Under 20, con lo scopo di aggiungere ulteriori nomi ad una lista che tra i visionati ha avuto già nomi di un certo livello ed estrapolati dal campionato israeliano e quello francese su tutti. Willy Dean, Brian Arbury e John Cox (rispettivamente una combo, un 2-3 ed una guardia pura ndr) i primi a saltar fuori, ma come dice un vecchio detto: tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare che tradotto in termini cestistici non va molto lontano dal: prendere nota e presentare un’offerta c’è di mezzo un basket mercato che deve entrare ancora nel vivo.