Alfredo Varsi 6,5: è una sorpresa per tutti nella prima parte di campionato. Non è troppo alto ma ha una classe importante e mette in difficoltà ogni difesa che affronta. Il più giovane del gruppo che inizia la stagione. Inanella ben 13 gare, condite da ottime prestazioni. I paragoni si sprecano: sembra Giovinco, o forse Insigne, sicuramente è un campione. Peccato che la società non punti su di lui, dopo 609 minuti nei professionisti ritorna a giocare con la Berretti, senza un motivo apparente. E nessuno lo ha mai spiegato.
Carmine Puca 6: la sua storia è particolarmente felice. Gioca la sua prima gara con l’Aversa Normanna nei professionisti nello stadio più importante di tutto il girone, e soprattutto in diretta televisiva al Renato Curi di Perugia. Chi non vorrebbe un esordio così? Lui senza paure affronta i difensori che poi alla fine hanno vinto il campionato e riesce anche a batterli superandoli in velocità: gol? No, solo palo. Ma da Aversa e da tutta Italia gli applausi solo per lui. Un ragazzo di 19 anni che sa già cosa vuole dalla vita.
Domenico Zampaglione 5,5: arrivato a gennaio per sostituire Longobardi, con un curriculum di oltre 30 gol in una sola stagione con la Valle Greganica, non conferma le attese. Spesso fuori per infortunio non incide in attacco, e mette a segno solamente tre gol. Verrà ricordato probabilmente più dai tifosi della Paganese, alla cui squadra ha segnato nella vittoria dei granata. Si muove bene in attacco, ma spreca e non finalizza l’impossibile. Non lascia il segno, e presto lascerà la Normanna perché è di proprietà del Chievo Verona.
Fabrizio Guarracino 6: stesso discorso di Zampaglione. Come tutto l’attacco granata non riesce a metterla dentro quasi mai. Ma per lui c’è l’attenuante: un serio infortunio lo tiene fermo per mesi, e quando rientra viene nuovamente fermato dalla sfortuna. Anche per lui tre gol, il primo nella sfortunata trasferta di Milazzo. E’ ancora giovane ma sa che non può permettersi altri passi falsi. Non andrà sempre male, e la sfortuna un giorno passerà. Sarà allora che bisognerà lottare per un futuro nel calcio.
Gaetano Grieco 6: con 8 gol all’attivo è il capocannoniere di questa squadra, ma la città di Aversa da lui si aspettava di più. E’ un diesel, in quanto ha messo in mostra le proprie qualità, in particolar modo da calcio piazzato, solo nel finale di stagione. La prima parte, complice anche la mancata preparazione, è stata terribile: il Mago ha creato più danni che benefici. Sarà che lui doveva e deve fare la differenza, ma la sua stagione non è stata esaltante nonostante alcuni gol decisivi. L’ex Napoli poteva fare molto meglio.
Umberto Varriale 5: seguito dal Chelsea, perno dell’attacco del Napoli Primavera, sembrava il ‘campione’ che doveva cambiare le sorti del campionato dell’Aversa Normanna. La prima gara gli regala subito un bolide sotto la traversa e quindi un gol che mette in ginocchio i Grifoni del Perugia. Poi la luce si spegne, giornata dopo giornata perde il posto da titolare e poi anche la panchina. Segna solamente un altro gol per un cross sbagliato che si va ad insaccare nell’angolino della porta difeso dal portiere avversario. Troppo poco, non merita la sufficienza.
Vincenzo Pisani 6,5: gioca poco per un infortunio che lo tormenta tutto il campionato. Nonostante le poche presenze mette comunque a segno 6 gol, e dimostra di essere uno dei più incisivi sotto porta, anche se c’è ovviamente poco da esultare in fase realizzativa. Ci mette però sempre la grinta, e si conquista quando è in forma la maglia da titolare. Bravo di testa, di sinistro e di destro: un attaccante completo che se sta bene può aumentare la pericolosità dell’attacco granata. L’anno prossimo potrebbe confermare questa previsione.
Nicola Romaniello 8: è la storia di questo club. Ha giocato da centrocampista e ora è allenatore della squadra della sua città. Il Bisceglia ha una tribuna dedicata a suo padre, e questa è la sua casa. E’ stato bravissimo a legare i giovani con i più esperti, ed ha vinto con la propria sagacia tattica e tecnica molte partite. All’esordio anche lui tra i professionisti ha avuto elogi e complimenti da parte di tutti gli allenatori che ha affrontato. Ha un contratto che scade a giugno, ma nessuno osa pensare che non gli verrà prolungato. Romaniello ha un sogno: fare la storia di questa città e di questa società.