Ha ripreso ieri la preparazione la formazione allenata dal tecnico Roberto Carannante. I nerazzurri domenica al “Piccirillo” affronteranno la Turris Santa Croce per l’andata della semifinale dei play off nazionali. I sammaritani arriveranno a questo match carichi, visto che hanno superato un grosso scoglio quale quello del Carano nella finalissima regionale. “Questo passaggio del turno è stato molto importante anche sul piano psicologico perché avevamo chiuso il campionato con la piazza non bene” dichiara il capitano Savino Martone – “C’erano state molte polemiche, e sapere che si prendeva il Carano, non era facile poiché sapevamo che loro erano un ottima squadra, ma é stato importantissimo vincere perché ci da quella carica necessaria per affrontare bene queste ultime finali”. I nerazzurri si presenteranno a questa semifinale dopo essere stati fermi per 2 settimane, si potrebbe perdere il ritmo partita, ma il capitano sottolinea “Penso che quando si scende in campo non si pensa al fatto che si sia stati fermi, ma credo che queste partite le deciderà molto il fattore psicologico, a chi ci arriva più carico e determinato, perché alla fine sempre finali sono”. Il Gladiator il 3 giugno giocherà in casa, mentre il 6 in terra molisana, questo potrebbe essere un vantaggio per la Turris dovendosi giocare la partita decisiva tra le mura amiche, “Diciamo che a me già non piace che in molti, parlo in generale, dicono vabbè 3- 4 a 0 ed è finita. Sentendo le loro interviste sembra che hanno già perso io non mi fido di nessuno, e rispetto tutti, per questo credo sia una partita difficile e il fatto che giochiamo prima in casa, da un piccolo vantaggio a loro, anche se in 180 minuti vince sempre il più forte”. Nella finalissima play off regionali oltre al passaggio del turno è balzato agli occhi anche un “Piccirillo” pieno, cosa che non si vedeva da 10 anni, “E’ stato bellissimo vedere tanta gente al campo, vuol dire che il presidente sta facendo grandi cose per S. Maria, uno su tutti far rinascere l’entusiasmo che si era perso. Ci vuole la ciliegina sulla torta cioè la serie D. Il mio appello e quello di essere sempre di più allo stadio, e di essere come domenica scorsa, il 12 uomo in campo. Noi promettiamo impegno e di uscire dal campo con la maglia sudata sempre, per dare questa gioia chiamata D, al presidente e ai tifosi”.