Non si è sopito il dolore per la tragica e prematura scomparsa di Martin Colussi, giocatore che aveva vestito la canotta bianconera nella stagione 2010-2011. Una morte improvvisa che ha lasciato sgomenti tutti anche all’ombra della Reggia: amici, conoscenti o semplici tifosi che non riescono a capacitarsi di quanto successo su quella maledetta strada friuliana nella notte tra sabato e domenica. Una strada che ci ha portato via, per sempre, Martin.
Nando Gentile utilizzato lo spazio del sito internet dailybasket.it per esprimere il suo immenso dispiacere per la tremenda notizia che ha colpito il mondo del basket. Ecco come lo ricorda: “Quando mi hanno dato la notizia mi si è gelato il sangue perchè di fronte alla morte tutto il resto scompare, passa in secondo piano. Sicuramente Martin era un ragazzo timido, un po’ introverso, silenzioso ma un professionista serio con il quale spesso mi sono confrontato anche perchè aveva giocato a Caserta e quindi avevamo degli amici in comune. Ho il cuore colmo di tristezza, penso ai suoi genitori, a Martina che aveva conosciuto proprio a Veroli ed al destino che spesso è così crudele”.
Nandokan è stato l’allenatore di Colussi a Veroli nell’ultima parte della stagione e, tolte le prime uscite, aveva scelto di dare meno minuti all’esterno friulano.
Parole di ricordo sono arrivate, tramite i social network, praticamente da tutti i suoi ex compagni anche chi vive lontano dall’Italia. E’ il caso di Timmy Bowers che ha lanciato questo messaggio tramite la pagina Facebook della moglie Stacy: “We will always remember our dear friend and teammate Martin Colussi. Our sincere thoughts and prayers are with his family during this sad time (Noi ricorderemo per sempre il nostro caro amico e compagno Martin. I nostri sinceri pensieri e le preghiere sono per la famiglia in questo triste momento)”.
Ferencz Bartocci, general manager di Veroli, ha svelato alcuni particolari degli ultimi giorni di vita di Martin nell’intervista fatta al Messaggero: «Mi ero sentito con Martin venerdì sera per firmare il prolungamento della clausola di uscita. Con Martin ho avuto la possibilità di instaurare un rapporto schietto, in un anno di difficoltà. In questo momento l’unico pensiero va ad un ragazzo che aveva voglia di mordere il mondo. Lo ricordo così nell’ultima chiacchierata a quattrocchi con lui. Mi aveva detto: non posso pensare di andare via da Veroli senza lasciare un bel ricordo. Forse proprio queste parole ci avevano spinto a credere ancora in lui».