Non ce n’è per nessuno. L’Italia della Fossa Olimpica Femminile occupa letteralmente il podio europeo e si dimostra regina della disciplina regina. Una tripletta storica, la prima mai realizza da una squadra femminile in un Campionato Europeo. Procedendo con ordine, a meritarsi il titolo di Campionessa Europea 2012 è stata Deborah Gelisio. La trentaseienne tiratrice di Mel, in forza al Gruppo Sportivo Forestale, sigla il suo primo titolo continentale e dimostra di avere ancora molto da dire in ambito agonistico. Guadagnatasi la finale con lo score di 72/75, un piattello in meno della leader della classifica provvisoria, ovvero la compagna di squadra Jessica Rossi prima con 73, nella serie decisiva sfodera l’arte dei campioni e impartisce lezione di stile a tutte le pretendenti al podio. In testa dal terzo piattello, non molla la presa fino alla fine e con lo score totale di 94/100 sale sul tetto d’Europa. «Ho tenuto la gara benissimo – spiega la Gelisio -. Anche la finale è iniziata con il piede giusto. Ho trovato subito la giusta fucilata che mi ha dato la massima tranquillità. Dopo un periodo di latitanza ho dimostrato di esserci ancora». Al secondo posto Jessica Rossi. La giovane tiratrice della Polizia di Stato, Campionessa Europea e Mondiale nel 2009 quando aveva solo 17 anni, nata e cresciuta a Crevalcore, nel round decisivo stenta nella partenza ma poi riprende il controllo e chiude a quota 92. Probabilmente a pesare sulla concentrazione della campionessa emiliana c’è stato anche il terremoto che ha colpito pesantemente la sua terra natale quando lei era già a Cipro. «Questa risultato lo dedico a tutte le famiglie che, come la mia, stanno vivendo momenti difficili a causa del terremoto – ci tiene a dirci una commossa Jessica Rossi alla fine della gara -. Noi emiliani abbiamo un carattere di ferro e molta determinazione. Sono sicura che, esattamente come me oggi, anche le popolazioni colpite dal sisma sapranno tener duro e reagire nella maniera più efficace possibile. Per il resto, dal punto di vista tecnico mi aspettavo di trovare alcune conferme per continuare il cammino verso Londra con tranquillità. Queste conferme sono arrivate, ora si tratterà solo di rifinire».
L’ultima firma su questo risultato eccezionale ce l’ha messa Federica Caporuscio. La ventiduenne romana ha dimostrato un carattere forte, che le ha permesso di vincere prima lo spareggio per l’ingresso in finale e poi quello per il terzo posto con la tedesca Scheibl. Con 90/100 +6 la romana si mette al collo un bronzo che vale molto.
Anche nella classifica a squadre le azzurre fanno segnare un record. Con 214/225 salgono sul gradino più alto del podio e mettono il loro nome sul nuovo record mondiale.
A far piovere medaglie nel palmarès azzurro ci hanno pensato anche le azzurrine impegnate nella gara Junior. In questo caso l’en-plein è stato sfiorato. Silvana Stanco, svizzera di Wintethur ma tesserata al Tav Falco di Sant’Angelo in Formis, si è diplomata nuova campionessa europea con lo score totale di 86/100 +3 battendo allo shoot-off per l’oro la connazionale Alessia Montanino di Palma Campania, argento con 86 +2. Un plauso va anche all’abruzzese Alessia Iezzi di Manoppello che, pur essendo stata l’unica azzurra in gara a non centrare l’obiettivo finale, ha dimostrato di poter contribuire al risultato collettivo. Con il suo 59/75 le azzurrine salgono sul gradino più alto del podio a squadre e si meritano il titolo di Campionesse Europee con lo score totale di 194/225, superando le colleghe ceche e russe, rispettivamente seconde e terze con 191 .
«Le mie ragazze non avrebbero potuto rendermi più felice di così – commenta il CT Albano Pera -. Credo che questa giornata resterà nel mio cuore per molto tempo. Mi hanno regalato una enorme soddisfazione. E’ una squadra giovane che ci fa ben sperare per il futuro».