Si è svolta negli studi di Sportitalia la Cerimonia di Premiazione dell’Italia Basket Hall of Fame per l’annata 2011 A fare gli onori di casa sono stati Guido Bagatta e Dan Peterson, in parterre un pezzo prezioso e bellissimo di storia della pallacanestro italiana: gli azzurri medaglia d’Argento alle Olimpiadi di Mosca 1980 e accanto a loro le Nazionali Giovanili salite sul podio agli Europei 2011, tanti illustri personaggi del basket del passato e del presente e a fare da trait d’union tra le varie generazioni il Presidente della Fip Dino Meneghin insieme al Commissario Tecnico della Nazionale Maschile Simone Pianigiani.
E’ stato proprio Meneghin a inaugurare la cerimonia: «Innanzitutto voglio ringraziare per l’ospitalità Sportitalia, che ci accompagnerà nei prossimi due anni. Ci aspetta un’altra estate di lavoro e di emozioni, sia con la Nazionale Maschile che con quella Femminile, squadre che cercheranno di qualificarsi per gli Europei 2013». Dan Peterson, che commenterà le partite delle squadre azzurre, ha sottolineato l’importanza della partnership firmata tra Fip e Sportitalia. «Non ci occuperemo solo di Nazionale Maschile e Femminile ma anche delle Giovanili, sperando di poter celebrare un’altra medaglia come è accaduto l’estate scorsa: quasi tutti i ragazzi imparano ad amare il basket guardandolo in televisione, noi di Sportitalia faremo di tutto per veicolare e promuovere i valori della maglia azzurra».
Il percorso della Nazionale Femminile parte da Roma il 15 maggio, la prima partita ufficiale è prevista il 12 giugno in Lettonia mentre l’esordio sugli schermi di Sportitalia avverrà il 20 giugno in occasione della gara interna col Lussemburgo. Assente giustificatissimo Roberto Ricchini, coach delle azzurre, che stasera è impegnato in gara4 di finale scudetto. La Maschile svolgerà il raduno a Folgaria, in provincia di Trento, e giocherà le partite interne a Sassari e Trieste. Simone Pianigiani ha spiegato le tappe di un viaggio iniziato da due anni. «Non ripartiamo da zero ma da un percorso di due estati trascorse insieme e con un gruppo di giocatori consolidato. Quest’anno abbiamo deciso di ampliare il giro della famiglia azzurra con il lancio della Sperimentale, che si radunerà a giugno e farà da ponte tra le esperienze maturate con le Nazionali Giovanili e la Senior. La Fip lavorava già sul territorio da tempo, grazie al lavoro di Andrea Capobianco e di Francesco Cuzzolin abbiamo deciso di potenziare il nostro intervento anche per uniformare il linguaggio tecnico già a partire dalle Giovanili».
E’ poi iniziata la vera e propria cerimonia di premiazione, con la categoria Atleti e il ricordo dedicato a Sauro Bufalini, scomparso da qualche settimana. A premiare Francesco Bufalini è stato Dino Meneghin, vecchio compagno di tante battaglie: «Mi ha insegnato tutto e ha contribuito a fare grande il nostro basket. La prima volta che ho avuto a che fare con lui, ero giovanissimo, mi ha detto: “Io e te dobbiamo giocare insieme, perché tu ti chiami Dino e io Sauro e insieme faremmo una bella coppia”».
A seguire, sempre per la categoria atleti, è stata la volta di Gabriele “Nane” Vianello, che però in questi giorni è in Thailandia. A ritirare il premio è stata la figlia, Camilla Vianello, mentre a ricordare le gesta di Nane è stato Sandro Gamba: «Sono orgoglioso di essere il Presidente della Commissione degli Onori della Italia Basket Hall of Fame, perché con questo premio onoriamo quanto di meglio ha espresso la nostra pallacanestro. Vianello merita a pieno titolo questo riconoscimento, ho giocato con lui e ne ho potuto apprezzare l’immenso valore tecnico e umano».
Il primo premio alla Memoria è stato assegnato ad Aldo Allievi: Pierluigi Marzorati ha premiato il figlio Roberto, che ha così ricordato le gesta del padre. «Raccontare una storia di 39 anni è difficile se non impossibile, il modo migliore per onorare la memoria di mio padre è ricordare quanto abbia inseguito e poi realizzato l’idea di costruire una squadra di basket educando i giocatori e costruendoli in casa, per poi portarli a competere al più alto livello in Europa».
Altra atleta premiata è stata Rosetta Bozzolo, a lei l’ex compagna di squadra Mabel Bocchi ha dedicato parole bellissime: «Se nel corso della mia carriera ho ottenuto risultati importanti lo devo essenzialmente a lei, per quanto mi ha insegnato in campo e per i consigli che non mi ha mai fatto mancare. E’ stata come una sorella maggiore, il suo equilibrio e la sua saggezza mi sono stati di grande conforto». «Rosetta è stata il miglior playmaker che abbia mai visto in ambito femminile», ha chiosato Dan Peterson.
E’ stata poi la volta di Valter Scavolini per la categoria “Una vita per il basket”. Il premio è stato consegnato a Marco Pareschi da Valentino Renzi, Presidente di Serie A: «Ho avuto la fortuna di lavorare per Scavolini dal 1998 al 2001 e ricordo una persona straordinaria. Dal 1975 è stato sponsor, proprietario e presidente di Pesaro, mi auguro di vederlo per tanti anni ancora alla guida della Victoria Libertas». Belle anche le parole di Renzo Vecchiato: «Sarò sempre grato a Scavolini, che prendendomi nel 1987 mi ha permesso di vincere l’unico scudetto della mia carriera. Personaggio di un’umanità e di una saggezza straordinaria».
Per la categoria “Alla Memoria” è stato premiato anche Giovanni Maggiò, il premio l’ha ritirato Michelangelo Pepe dalle mani di Alessandro Gentile, figlio di Nando che proprio con Maggiò alla presidenza vinse l’unico scudetto di Caserta. Così il giovane azzurro: «Quando Giovanni Maggiò faceva grande la Juve io non ero ancora nato, a Caserta quello scudetto ha segnato il boom della pallacanestro e ancora se ne parla. Mi auguro che questo premio sia di buon auspicio per il club che ora non naviga in buone acque».
A Bruno Duranti è stato assegnato il premio per la categoria “Arbitri”, Aldo Albanesi ha consegnato il trofeo al figlio Massimiliano e poi ha commentato: «Bruno ha segnato un’epoca ed è stato di esempio per tutti noi. Ha seminato parecchio nella sua regione e anche in famiglia visto che ora qui con noi c’è Massimiliano che arbitra nella massima serie». «Voglio ringraziare tutti coloro che hanno dimostrato il proprio calore verso mio padre, che mi piace ricordare come un grande uomo e un grande educatore».
Fausto Maifredi ha poi ricordato Emilio Tricerri (categoria “Alla Memoria”) premiando il figlio Giorgio: «E’ stato lui a portarmi a fare il dirigente di pallacanestro alla fine degli anni ‘70, è stato il padre del minibasket e ha inventato la categoria dei mini-arbitri».
Uno dei momenti più toccanti della cerimonia è stata la premiazione di Dido Guerrieri, presente negli studi di Sportitalia su una sedia a rotelle: a consegnare il premio al figlio Luca e poi allo stesso Dido è stato Simone Pianigiani, che ha trovato parole bellissime per descrivere quanto il Professore ha fatto per la pallacanestro italiana. «Sono emozionato e onorato nel consegnare questo premio al Professor Guerrieri, che ho imparato ad apprezzare come allenatore e per lo spessore culturale che dimostrava in ogni suo articolo. Sono splendidi personaggi come lui che hanno ispirato molti altri allenatori della mia generazione, Dido è stato ed è una figura speciale». Suggestivo anche il contributo di Meo Sacchetti: «Ho avuto tanti ottimi allenatori e diversi sono qui. Dido era un coach diverso, che trasmetteva serenità e sana cultura per lo sport ai propri giocatori. Molti dei suoi giocatori gli devono qualcosa, Dido sapeva tirare fuori il meglio da tutti».
Sul palco sono poi saliti Renato Nani e Cecilia Zagni in rappresentanza della Nazionale Under 16 Femminile medaglia d’Argento all’Europeo di Cagliari, e con loro Pino Sacripanti e Alessandro Gentile per l’Under 20 Maschile medaglia d’Argento a Bilbao. Dino Meneghin ha poi premiato Luca Cappelletti, Marketing Manager di Champion, e Andrea Prandi, Marketing Manager di Edison, per il sostegno assicurato da diversi anni alla Federazione Italiana Pallacanestro dalle due aziende.
La cerimonia di Premiazione si è conclusa con l’omaggio a tutta la squadra che nel 1980 ha vinto la storica medaglia d’Argento ai Giochi Olimpici di Mosca. Sul palco sono saliti oltre a Dino Meneghin, Marco Bonamico, Roberto Brunamonti, Fabrizio Della Fiori, Pietro Generali, Enrico Gilardi, Pierluigi Marzorati, Romeo Sacchetti, Marco Solfrini, Renzo Vecchiato e poi Andrea Sales per ricordare il papà Riccardo, coach Sandro Gamba, il medico Dima Ferrantelli e il team Manager Massimo Blasetti. Unici assenti di quella fantastica squadra, Mike Sylvester e Renato Villalt