In un solo colpo Terra di Lavoro perde due squadre. Il Real Marcianise e la Casertana scompaiono dalla geografia del calcio nazionale. I rossoblu stanno provando a sopravvivere in serie D ma sarà difficile che la Lega accetti l’iscrizione arrivata ieri senza documentazione valida. A Marcianise dopo tutti i tentativi della tifoseria e del gruppo stirpemarcianisana ci si è rassegnati. Sindaco e Assessore allo sport non sono riusciti nel loro intento lasciando la tifoseria con tanta rabbia. Sette anni indimenticabili contraddistinti da gioie e qualche dissapore con la proprietà. Ma in fin dei conti il patron aveva portato la città nel calcio che contava realmente e questo era ciò che contava di più. Chi ha vissuto in prima persona le vicende marcianisane è stato il ds Giovanni Pasquariello che senza mezzi termini esprime il proprio dolore per la fine del calcio in città: “Perde Caserta e soprattutto Marcianise. Non ci sono parole per esprimere il mio stato d’animo. A Marcianise ho trascorso più di dieci anni. Ho conosciuto persone eccezionali, generose, tifosi che nel bene e nel male ci hanno seguito. Tempi d’oro quelli delle promozioni, ma anche quelli prima dei Bizzarro con un gruppo di amici che dava fondo a tutte le proprie risorse per andare avanti. Parliamo di oltre un decennio ma sembra passato un secolo. Marcianise e i marcianisani li porto nel cuore e chi mi conosce sa che non sono parole vuote. Mi sento uno di loro perché da loro ho avuto tanto. Ho provato a dare il mio contributo alla causa. Quest’anno siamo stati protagonisti di un’impresa straordinaria ed il merito è stato anche del pubblico che in casa e fuori ci ha sempre sostenuto. A loro è rivolto il mio grazie. Grazie per quello che avete fatto, per il calore che ci avete dimostrato, per la pazienza e per quell’amore che solo persone come voi, tifosi veri avete dato. Non vi dimenticherò, sperando di potervi riabbracciare”.