Spezzaferri: “Aversa meriti la salvezza”



Il patron Giovanni Spezzaferri

E’ stato anche spesso criticato dai tifosi presenti sugli spalti dello Stadio Bisceglia, ma l’ingegnere Spezzaferri, presidente dell’Aversa Normanna, ha sempre creduto in questo gruppo, in questa realtà e in questo sogno che ha portato la città di Aversa nel calcio che conta, nel calcio professionistico. Ha più volte sottolineato il suo amore per la squadra normanna, prima da tifoso e poi da presidente, dichiarando di non riuscire a dormire dopo una sconfitta. La sua passione per il calcio ha ‘regalato’ un’Aversa Normanna che lotta con le grandi, e che nel giro di pochi anni si è fatta conoscere in tutta Italia. Per i granata ha speso denaro e tempo, per quella maglia che definisce ‘un grande amore’. Una stagione, questa con in panchina l’aversano Romaniello, che ha offerto gioie e dolori, con l’ultimo quello della morte del calciatore Morosini del Livorno, stroncato in un terreno di gioco: “Per noi e per tutto il calcio è stato un momento di sconforto. Una cosa inaspettata perchè certe prevenzioni vengono fatte. Un ragazzo sfortunato colpito prima dalla morte del padre e della madre, e poi dal destino che ha voluto li raggiungesse sul campo di gioco. Il calcio bisogna ricordare è un gioco, e quindi Abete ha fatto benissimo a fermare le gare, perchè è opportuno ricordare un ragazzo di soli 25 anni.” Lo stop del campionato costringerà l’Aversa a giocare ben 4 gare in 11 giorni, e con una salvezza da conquistare, questo di certo non aiuterà: “Non aiuterà nessuno. Il campionato, questo è abbastanza ovvio, non sarà più lo stesso. Affrontare oggi la Paganese sarebbe stato molto diverso. Dovremmo giocare tre gare interne al Bisceglia consecutivamente, e questo potrebbe essere un vantaggio, ma anche un’arma a doppio taglio. Noi abbiamo l’obbligo di pensare solo a noi, perchè siamo davanti e il nostro destino e nelle nostre mani.” Nonostante quindi gli ultimi tre ko consecutivi, la salvezza è alla portata e il presidente vuole sottolineare che a mancare sono stati i risultati e non le prestazioni: “Abbiamo sempre disputato buone gare, e spesso siamo stati colpiti dall’unica azione avversaria. Abbiamo perso tante gare 1-0, e questo indica la nostra scarsa concretezza sotto porta. Quando subiamo un gol abbiamo difficoltà nel recuperare. Dall’altro lato c’è però una difesa che è una delle migliori del campionato. Fino a poche giornate fa avevamo fatto buoni risultati, poi il nostro allenatore ha avuto difficoltà anche a schierare 11 calciatori della prima squadra, per infortuni e squalifiche, e quindi è diventato sempre più difficile. Siamo stati anche quindi molto sfortunati.” Qualora arrivasse la salvezza, l’anno prossimo potrebbe significare la terza serie del calcio italiano, un risultato inimmaginabile: “I nostri bilanci sono sani, ed abbiamo un settore giovanile importante. Abbiamo tutto per poter partecipare. Vogliamo far capire alla cittadinanza che bisogna lavorare insieme. Dobbiamo fare sacrifici in più per qualcosa di storico per Aversa. Anche la prossima amministrazione comunale ci deve essere vicini. Ci vuole uno stadio adeguato, e dobbiamo valorizzare le positività di questa terra. Il calcio è importante.” Ed infine i tifosi, la critica a Pannone e l’idea degli studenti a 3 euro: “I tifosi giustamente criticano quando non arrivano i risultati, e da tifoso sono con loro perchè sono il primo a soffrire. Per noi non ha importanza il biglietto, vogliamo lo stadio pieno, e i ragazzi deve iniziare ad amare questa maglia, per poter avere sempre più pubblico granata sugli spalti.”




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