Nel calcio dominare non basta. Bisogna fare gol e la Casertana paga a caro prezzo questa regola. I rossoblù fanno la partita per oltre un’ora, colpiscono due legni, ma escono battuti 2-0 dicendo probabilmente addio ai sogni di gloria. Ferraro lancia subito Pastore in prima linea per cercare di far breccia nella difesa napoletana. Sono però i padroni di casa che nel primo quarto d’ora creano qualche grattacapo a Roncone. Eppure la chance migliore è proprio di Pastore che sfruttando un cross di Dimatera e una maldestra uscita di Mennella gira a rete non trovando però il gol. L’attaccante tenta di potenza ma non è quella giusta e il portiere blocca al 35’. Ancora ospiti pericolosissimi con Dimatera che quattro minuti più tardi si coordina e calcia forte. La palla scende all’improvviso ma si stampa sulla traversa, poi Pastore scivola e non trova il tapein vincente. La ripresa si apre subito con una doppia opportunità per i falchetti. Prima Majella centra il palo. Poi sugli sviluppi di un corner Okoroji di testa manda alto. Il difensore va anche in gol al 58’ ma l’arbitro annulla per un tocco di mani ammonendo il nigeriano. Al 65’ l’episodio che sblocca l’incontro: punizione di Gatta, mischia in area, la difesa non allontana e Olivieri di tacco beffa tutti. Campania in vantaggio e strada in salita. Ferraro inserisce Esposito Sorrentino e Mortelliti, Dimatera viene agganciato in area ma l’arbitro dice che si può giocare. Dall’altra parte invece Burgos ferma con le cattive Manfrellotti e sul dischetto si presenta Olivieri che non sbaglia. Match virtualmente chiuso anche se Mennella neutralizza un destro di Esposito a due passi dalla porta e Majella spedisce clamorosamente fuori. Il tempo si chiude con un ennesimo tiro di Dimatera smanacciato in corner. Sorrentino perde la testa e colpisce D’Alterio a gioco fermo. Rosso diretto e Casertana in dieci. Le speranze finiscono dopo cinque di recupero. Con la vetta a -6 parlare di impresa adesso è proibito.