Una domenica straordinariamente emozionante quella trascorsa al “Pinto” di Caserta. Era da tanto che non vivevamo un’emozione del genere. Allo stadio si disputava una gara decisiva per il campionato della Casertana. Se la squadra di Ferraro avesse perso quella partita con l’Ischia, sarebbe stata, di certo, una sciagura sia per la classifica che per il morale. Per non parlare della pioggia di critiche che avrebbe sommerso presidente, allenatore e calciatori. Invece è andata come noi tutti ci auguravamo, con una grande festa finale e con i falchetti che piano piano ci hanno rapito e trascinato nel sogno promozione. E come scene di un film mi tornano alla mente due immagini in particolare. Quella in cui al triplice fischio i falchetti in campo e quelli presenti in panchina che si cercavano l’un l’altro per abbracciarsi, per complimentarsi, uniti dalla gioia e dalla consapevolezza di aver compiuto qualcosa di importante, e cioè aver ridato al popolo rossoblu, a suon vittorie, voce e dignità. L’altra è l’incessante, caloroso incitamento dei circa mille superlativi tifosi e l’inesauribile orgoglio e lo straordinario attaccamento che gli stessi hanno dimostrato e dimostrano verso i colori rossoblu. Da brividi. Ancora una volta il tifo rossoblu ha sciorinato lo smisurato amore e la grande passione per la loro squadra di calcio.
E questo esplosivo mix di giubilo dei tifosi sugli spalti e di tutti i calciatori sul rettangolo di gioco ha trascinato anche noi in un tourbillon di emozioni ed entusiasmi difficile da frenare. E per ciò ci siamo sentiti fieri di essere casertani.
Per adesso godiamoci le cinque vittorie di fila, l’aver recuperato diversi punti in classifica e l’essere primi in classifica nel girone di ritorno. L’atto conclusivo ci sarà il 6 maggio… a Martina Franca sarà di scena la Sarnese, la Casertana si recherà a Marano ad affrontare l’Internapoli. Sognare è sempre lecito.