Archiviare la salvezza, Juve devi vincere



Un timeout della Otto Caserta

Bisogna vincere: pochissime chiacchiere, solo la consapevolezza che la Juve non può ancora perdere tra le mura amiche come fatto nelle ultime quattro uscite al Palamaggiò. Consapevoli del roster dimezzato, dei problemi cronici del club: tutto chiaro ma bisogna vincere. La gara con Cremona nasconde tantissime insidie come testimoniano le parole di coach Sacripanti nell’immediato pregara: «Arriva una squadra in salute e con grande fiducia, dopo aver vinto con Roma e Milano. Cremona ha cambiato molto rispetto all’andata, mettendo la guardia Jason Rich al posto di Roderick, oltre a Marco Tusek che è approdato nella città lombarda proprio alla fine del periodo trascorso con noi. La squadra di Caja ora sta giocando un’ottima pallacanestro ed i risultati recenti lo dimostrano ampiamente e può contare su talento e fisicità in ogni ruolo. E’ una squadra molto quadrata che merita il nostro massimo rispetto sia per il momento che vive sia per la bontà dei giocatori».
Che Juve sarà? Cosa si aspetta dai suoi ragazzi che non riescono proprio più a vincere davanti al pubblico amico…
«Noi, rispetto al recente passato, dobbiamo riuscire a cambiare un po’ il trend della nostra partita dove, pur con evidenti difficoltà alterniamo una buona qualità di circolazione di palla, di scelte di tiro e di difesa a dei minuti in cui invece ci sono dei momenti di buio e non riusciamo a segnare con continuità; dobbiamo, insomma, gestire meglio le energie nei quaranta minuti per limitare al massimo i break negativi che si formano quando giochiamo senza centro o con i giovani in campo. La situazione è quella che tutti sapete ma non deve essere mai una giustificazione: quelli che vanno in campo devono dare il massimo, come sempre, ed alla fine torneremo a sorridere».
I tifosi sono in calo nelle ultime settimane, ma lei non vuole più fare appelli alle ‘armi’…
«La nostra tifoseria merita solo di essere ringraziata per tutto quello che ha fatto, sta facendo e sicuramente farà. Non parlo solo di presenze al palazzetto, ma della loro partecipazione alle molte iniziative che stiamo portando avanti. Non devo dire nulla, semplicere ringraziarli con la speranza, finalmente, di riuscire a vederli felice a fine gara. Posso assicurare, però, che i primi ad essere dispiaciuti, per questa serie di sconfitte casalinghe, siamo noi visto che ci teniamo tantissimo alla vittoria».
Insomma c’è poco da aggiungere: la posta in palio è importante e c’è quel pizzico di rivalsa necessario per venire a capo di un’avversaria tutt’altro che facile da battere. 




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