Emozione ai massimi decibel a Radio Caserta Nuova quando nel corso della ‘Voce del mercoledì’ c’è stato l’intervento del tecnico Pino Caramanno mister dieci vittorie consecutive. Passano gli anni, la mente non può che tornare indietro nel tempo ricordando il fantastico periodo: “Per me è sempre un piacere collegarmi con un posto dove abbiamo fatto bene. Tanti i ricordi, come se avessimo vinto quel campionato. Ricordo la società dell’epoca una grande famiglia: gente nobile d’animo. Nella mia vita ho vinto 9 campionati ma quello che non ho vinto con la Casertana è stato il migliore per tutto per me e la squadra che ho potuto guidare. Anche se non ho vinto è come se lo avessi fatto ugualmente . Abbiamo prodotto un notevole gioco di squadra. In 26 anni ho girato tante squadre e vinto tanto. Quello di Caserta è rimasto come ciliegina sulla torta:quel campionato virtualmente l’ho vinto. Facemmo gli stessi punti della Salernitana. Non feci la preparazione io a Caserta. I risultati non venivano. Ho sempre dato la possibilità ai giocatori di far capire loro che stavamo sulla strada buona. Ero certo delle nostre possibilità. Andammo a giocare in Puglia: caricai i ragazzi al termine della gara. Da allora non ci fermammo più. Arrivarono le dieci vittorie consecutive. Mancammo l’undicesima probabile vittoria del campionato. Altri fattori a Salerno ci impedirono questo. Ricordo Campilongo che sta facendo bene. Suppa è andato poi al Palermo. Una squadra ripeto che mi è rimasta dentro. Fra 1 mese uscirà il mio libro Serie A ultima chiamata: si parla di valori dello sport con dichiarazioni raccolte. Il bilancio della carriera. Meritavo di giocare in serie A. Sono stato sempre intransigente: prima viene l’uomo poi il calciatore. Un saluto a tutti i nostri tifosi. Mi fa sempre piacere parlare di Casertana, vi porto nel cuore”.