Editoriale: Con”fusione” organizzata



Dopo settimane convulse in cui si sono rincorse tante voci, forse troppe, fra domani e dopodomani finalmente si arriverà alla conclusione di una vicenda che continuerà a lasciare strascichi. Una situazione che sicuramente andava gestita in maniera differente. Il mea culpa è d’obbligo a partire dagli esecutori di questa maxi operazione passando per i giornalisti e concludendo con le istituzioni. Chiarezza e trasparenza queste le parole chiave che in più di una circostanza sono mancate. I venditori di sogni esistono ancora ma quando c’è di mezzo la passione sportiva, le cose si complicano e non poco: c’è Caserta che è in trepida attesa di un autentico miracolo che riaccenderebbe gli entusiasmi dopo tanti anni di anonimato nelle serie inferiori. Dall’altra parte però c’è la profonda sofferenza di Marcianise, di chi si è sentito deturpato del proprio gioiello e soprattutto preso in giro facendo passare come una “fusione” il trasferimento del titolo di Prima divisione, meritato con imprese straordinarie, nella città della Reggia. La rivalità fra la tifoseria gialloverde e quella rossoblu non può che acutizzarsi e le responsabilità se le devono prendere un po’ tutti anche perchè gli “escamotages” per salvarsi la faccia non servono a molto. Ad ore il quadro della situazione sarà molto più chiaro e finalmente verranno scoperte le carte. La sensazione è che non ci dovrebbero essere colpi di scena e che Caserta potrà festeggiare a breve il suo ritorno fra i professionisti fra le lacrime amare di Marcianise. Anche questo è il calcio, non solo sentimenti ma un mix fra politica ed interessi imprenditoriali, nulla di nuovo. Un film già visto insomma. Ma quali sono le reali possibilità di creare una società solida che non sia un fuoco di paglia? Caserta è una piazza prestigiosa e nello stesso tempo esigente che non accetta passi falsi. La nuova dirigenza sarà capace di mantenere gli impegni presi? Il presidente della Lega Pro Macalli è ancora in attesa di notizie circa il Real Casertana, dalla Campania infatti non sono arrivate novità. Il 25 ed il 30 giugno sono le date clou di questa vicenda e tutto dovrà essere pronto per formalizzare l’iscrizione al prossimo campionato di Prima divisione. Dubbi e perplessità anche sull’aspetto tecnico della nuova squadra che verrà a formarsi. Si può garantire alla tifoseria una squadra competitiva che sappia proiettarsi subito in un campionato di tale spessore? Lo zoccolo duro del Marcianise (Tedesco, Manco, Fumagalli, Murolo ecc.) ha deciso di prendere un’altra direzione e non è escluso che possano abbandonare Terra di lavoro, non credendo nel nuovo progetto, anche altri giocatori (ci sono molte richieste per D’Ambrosio, Alfano e Tomi). L’operazione si fa sempre più complicata e nulla dovrà essere lasciato al caso. Non è l’iscrizione il vero interrogativo ma la capacità di saper gestire al meglio tutto ciò che ne consegue. E’ finito il tempo delle ipotesi e dei se e dei ma. Ci si aspetta risposte concrete per uscire finalmente da questo limbo e per ricominciare a pensare in termini concreti. E’ solo questione di rispetto…




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