Scoop, maledetto scoop. A volte non si riesce a comprendere che il silenzio è d’oro. A volte le penne e tastiere dovrebbe tacere, attendere lo sviluppo dei fatti e poi riportarli fedelmente. Ma nel mondo dell’informazione non va quasi mai così. Quasi perché la nostra redazione, in merito alla possibile fusione tra Real Marcianise e Casertana ha preferito tacere pur essendo ben informata su tutti i dettagli. Stamane invece si è voluto forzare la mano e ‘bruciare’ una notizia che probabilmente sarebbe stata comunicata dai diretti interessati la prossima settimana. E allora il possibile matrimonio tra i due club casertani rischia già di saltare. Bizzarro infatti è andato su tutte le furie dopo aver letto da più parti la notizia e secondo i bene informati avrebbe minacciato di interrompere tutto perché c’è sempre qualcuno che fa la ‘spia’. Come dargli torto. Gli stessi che hanno pensato di accelerare i tempi non hanno seguito attentamente l’intera vicenda. Non sanno che Bizzarro si è più volte incontrato con Zinzi e dopo aver avuto rassicurazioni su un concreto aiuto economico che arriverebbe dagli industriali di Terra di Lavoro si sia convinto a continuare a fare calcio seppure a Caserta. Non sanno che il patron giovedì era a Firenze per incontrare Macalli e il numero uno della Lega Pro ha suggerito alcune ‘dritte’ per regolarizzare il passaggio del Marcianise nella città della Reggia. Non conoscendo evidentemente il presidente hanno trascurato la possibilità di un congelamento dell’intera trattativa perché l’imprenditore non gradisce clamori ma preferisce ufficializzare gli accordi solo quando c’è nero su bianco. Non si sono resi conto che se dovesse saltare tutto al massimo seguiremo una mediocre serie D e professionalmente parlando le prospettive sono piuttosto grigie. Per non parlare delle fantomatiche trattative dei calciatori gialloverdi. Se Bizzarro resterà difficilmente Novara, Sorrento e Taranto si rinforzeranno con Manco e soci. Perciò meglio aspettare prima di ‘bruciare’ notizie ancora allo stato embrionale.