Tutto cancellato. Tutto posto all’interno del contenitore di questa stagione per fare spazio al presente ed al futuro. Un presente che dice allenamenti, lavoro in palestra e ricordare gli errori con la Cimberio per poter uscire indenni dall’Adriatic Arena, ma soprattutto, guardando appunto al futuro, dalle mura amiche del Palamaggiò quando mercoledì prossimo ci sarà la Bennet Cantù di Andrea Trinchieri. Ed è proprio dalla sfida con la formazione diretta in panchina dall’ex Ct della nazionale azzurra Charlie Recalcati, che parte l’analisi di uno degli assistenti in panchina di un altro Ct, quello attuale della selezione U20, Pino Sacripanti.
Guardando indietro, quello che viene in mente è che stato un vero peccato specialmente per il risultato, e per come Caserta aveva giocato nei primi trenta minuti. Il tuo giudizio?
«Abbiamo sprecato energie fisiche e soprattutto mentale – esordisce lo stesso Luise -. Nei primi due quarti per aver poi solo pochi punti di vantaggio al rientro nei spogliatoi. In quei momenti cedo che avremmo dovuto, e anche meritato, avere più punti».
L’errore più grande del secondo tempo?
«La difesa sul pick and roll. Abbiamo concesso troppo campo a Stipcevic, in particolare, che ha messo in crisi con le sue penetrazioni tutta la nostra difesa».
Quindi anche le altissime percentuali di Varese, escludendo il pizzico di fortuna con tiri da lontanissimo, possono essere frutto anche di qualche passo falso della difesa…
«Abbiamo concesso spazio ai tiratori sul lato debole,cosa pericolosissima se giochi contro una squadra di tiratori come Varese».
Ventisei in allenamento e 31 con Varese. E’ solo un assaggio oppure è questo il vero Charlie Bell?
«Bell ha ricordato,più che dimostrato, le sue qualità. Come nelle prime partite anche ora dipende tutto dalle sue condizioni fisiche. Se, come credo, stanno crescendo, possiamo aspettarci altre belle prestazioni»
Su una scala percentuale di quanto ancora può migliorare?
«Allo stato attuale credo ancora di un altro 20%»
Ponendo una prestazione del genere su uno standard di squadra da qui alla fine della stagione, cosa cambia per la Juve in termine di chimica e cosa cambia per la Juve in ottica avversari in fase difensiva?
«L’aspetto tecnico più interessante e che potrebbe renderci più completi, sono le sue conclusioni in transizione o in contropiede primario;ovvio che bisognerà adeguarsi e cercare di alzare maggiormente i ritmi delle partite. Nonostante le precedenti partite non siano state eccezionali, le difese lo hanno sempre rispettato,quindi non credo che cambierà molto il loro atteggiamento».
Mettendo per un attimo da parte la salvezza, con questa sconfitta credi che la chance di provare a compiere il miracolo dei playoff passi solo ed esclusivamente dal doppio impegno Pesaro-Cantù oppure vista la classifica si può sperare anche andando avanti col calendario?
«Aver uno 0-2 nei confronti di una possibile diretta concorrente rende tutto più difficile. Sicuramente Pesaro nell’ipotetica corsa per i playoff è un’altra partita cruciale, avendo perso all’andata. Comunque il campionato è ancora lungo e per ora le partite le affrontiamo ancora con l’obiettivo di vincerle per raggiungere la salvezza matematica»
Dulcis in fundo, da casertano non puoi esimerti da un commento sull’andamento del Jc Wall e sulle speranza future, dal punto di vista economico della squadra…
«Forse vado un po’ controcorrente,ma mi aspettavo questo successo in termini di raccolta soldi del JC Wall. Certo la velocità con cui si è arrivati a questi numeri è molto incoraggiante,ma sapevo che quando ‘siamo’ con le spalle al muro diamo il meglio di noi stessi. Abbiamo avuto, poi, un’altra dimostrazione che la nostra Juve ha il merito di unire sia i tifosi casertani, sia chi è costretto a vivere lontano dalla sua città e sia chi è un semplice tifoso di questo sport. Non siamo e non saremo mai una ‘semplice’ società sportiva, e ciò mi rende ottimista per il futuro».