La IV tappa provinciale di minivolley organizzata interamente a cura della società “ Asd Pallavolo Marcianise” tenutasi domenica scorsa presso il velodromo “V.Capone” è stato un evento straordinario, messo in piedi dalla grinta e la voglia di fare di una società che crede fermamente nelle attività che svolge e vorrebbe altrettanto dall’amministrazione comunale e provinciale. L’evento che ha coinvolto oltre 600 persone, società di tutta la provincia di Caserta e non solo, si ricordi ad esempio la società Globo Sora che milita in serie A2 , è stato il frutto della volontà di pochi che hanno creduto fosse possibile realizzare un progetto così ambizioso in una realtà come quella marcianisana, purtroppo poco nota anche alla stessa amministrazione che ha completamente ignorato l’importanza di mantenere viva nel territorio una realtà che coinvolge una bella parte della gioventù della nostra città in attività positive sia per il corpo che per lo spirito. La cittadinanza ha dimostrato una forte partecipazione e molti hanno contribuito per rendere possibile la realizzazione dell’evento, ad eccezione dell’amministrazione che dice di aver patrocinato un evento senza però alcun contributo, ed inoltre, in più di un occasione si è dimostrata sorda alle richieste che gli sono state presentate.
La Pallavolo Marcianise però a malincuore sta valutando se riuscirà o meno a portare avanti anche per la prossima stagione il suo progetto sportivo che è in piedi già da sette anni e che conta su risultati lusinghieri e di prestigio come la B1 raggiunta due anni or sono e persa per un punto solo all’ultima giornata. La mancanza di strutture all’altezza del progetto così come la poca vicinanza di incentivi per il prosieguo dell’attività stanno facendo avere pensieri negativi al presidente Angelo Sgueglia nel voler affrontare la prossima stagione agonistica, sarebbe però davvero un peccato far gettare la spugna ad un’altra realtà che in questi anni ha dato lustro alla città. Il grido d’allarme già è stato lanciato da giorni, un SOS che dovrà essere raccolto e soddisfatto perché ormai si è sull’orlo di una crisi senza fine che però può essere risolta dalle autorità competenti dalle quali si attende una risposta concreta e fattiva.