Al Palapiccolo arriva Montecatini ed è tempo di amarcord per i tifosi bianconeri. A partire da fine anni novanta con il netto successo sulla Panapesca grazie ai 45 di Oscar e 23 di Dell’Agnello. Percentuali al tiro impressionati per i casertani che chiuderanno col 70% da due e 55% da tre. Toscani con i soli Niccolai (30) e Knego (27) a salvare la bandiera. Le due compagini si ritrovarono poi nel ’92-’93 e al Palamaggiò la spuntò nuovamente la Phonola. Precisamente dicembre ’92 con Caserta che vinse 81-80 grazie all’ultimo canestro di Gentile e tiro finale della disperazione di Mc Nealy. Padroni di casa meglio ai rimbalzi e alla fine saranno 19 per Anderson e 21 per il capitano. Anchisi e Boni (18) non bastarono agli ospiti.
Ma la gara che segnò inevitabilmente il destino della Juvecaserta fu quella dell’aprile ’94 quando la Bialetti passò a Pezza delle Noci 100-90 in turno infrasettimanale che di fatto decretò i playout per i bianconeri. La difesa riuscì a far segnare 50 punti a Bob Lock con uno Schak irriconoscibile e un Leon Wood che con i suoi 32 punti non bastò ad evitare il ko. Fu l’inizio di una discesa verticale che poi portò all’inevitabile retrocessione. Appuntamento allora in A2 due anni dopo. Caserta si prese sempre la rivincita battendo sistematicamente i termali. 79-63 con Fazzi top scorer autore di 18 punti. Poi Mannion e Faggiano con 15. Serataccia al tiro e sotto canestro per Montecatini che ottenne 27 punti da Boni e 15 da Swinson. Nel ‘96 87-70 grazie al trentello di Townes e 20 punti di Chui. Caserta chiuse col 50% da tre mentre dall’altra parte Borroughts (22) e Cattabiani (13) furono gli unici in doppia cifra. Qualche mese dopo nella fase ad orologio 77-70 col solito Townes a menare le danze. Trionfo nel 1998 76-71 con Caserta ormai sull’orlo del fallimento e Montecatini prossima alla promozione in massima serie. 18 di Goodes e 17 del compianto Peppe Falco per il 76-71 finale che interruppe una serie di 4 ko di fila dei casertani. Michael Williams chiuse con 39, Montecatini dominò ai rimbalzi ma ebbe medie decisamente più basse. La serie sì proseguì anche in Legadue, agli albori di una pallacanestro nuova e meno tecnica. Caserta è quasi tabù per Montecatini e la Paperdì deve continuare questa tradizione positiva.