Nel corso di Alè Casertana, programma in onda su radiocasertatv, è intervenuto l’attaccante Pasquale Iadaresta che ha detto la sua sul momento dei falchetti.
Pasquale sei nato a pochi passi da Caserta ma non sei riuscito ad indossare la maglia rossoblù. E’ un tuo rimpianto?
“Indubbiamente uno dei più grandi della mia carriera perché parliamo di un club blasonato. Non chiedetemi il motivo perché lo vorrei conoscere anche io. Qualche anno fa, il primo in D quando la Casertana non riuscì ad iscriversi arrivai davvero a un passo dalla firma. Poi si fermò tutto e questo matrimonio non si è più fatto”.
Che idea ti sei fatto della Casertana?
“L’anno scorso era bello vedere giocare quella Casertana. Una rosa fortissima che divertiva e vinceva. Quest’anno la filosofia è cambiata e si sapeva che sarebbe stato un altro tipo di campionato. Però ad onor del vero vedo grande impegno da parte della squadra. L’allenatore è preparato, sono venuti a mancare alcuni risultati un po’ per limiti un po’ per sfortuna altrimenti staremmo guardando la parte sinistra della classifica. Anche perché con le problematiche extra campo di Taranto e Turris non credo ci siano problemi in chiave salvezza”.
La società sta valutando l’ipotesi di intervenire decisa sul mercato, reparto attaccanti. Vano sarebbe in cima alla lista. Che ne pensi?
“Quest’anno è evidente che il problema è in area di rigore. Manca il bomber, quella punta che ti fa la differenza negli ultimi quindici metri. Forse manca anche qualcuno che fa salire la squadra, quello dell’ultimo tocco. Vano? Sinceramente io dico che è l’allenatore a dover scegliere l’attaccante. Bisogna capire quello che cerca Iori perché oggi l’attaccante non deve solo fare gol.
Sabato il Latina al Pinto. Una squadra con cui hai stabilito il record di gol in carriera nel 2018 (25).
“Non sarà una partita facile per entrambe e dispiace che siano laggiù. Però entrambe hanno i mezzi per riprendersi. Certo, quello di sabato è uno scontro diretto particolarmente delicato perché in palio ci sono punti pesanti per tutti”.