C’eravamo tanto amati. Anzi no perché tra Casertana e Capuano (da poche ore allenatore del Trapani) l’amore vero non c’è mai stato. A cominciare dall’estate 2003 quando ad una settimana dall’esordio in campionato decise di dimettersi (dopo aver pareggiato in coppa Italia a San Giuseppe Vesuviano) per poi accettare l’offerta del Sora in serie C. Un ‘rifiuto’ che non passò inosservato alla tifoseria rossoblù. Il vulcanico allenatore salernitano incrociò i falchetti dieci anni dopo in Seconda Divisione. Tre partite un solo punto ed esonero inevitabile. Le cose non sono andate meglio da avversario perché nei sei precedenti sono arrivati altrettanti ko per il mister. Il primo nel novembre 2017 secondo turno di Coppa Italia. Eziolino alla guida della Sambenedettese che perse 3-1 al Pinto. Di Pasquale portò in vantaggio i marchigiani che subirono però la rimonta di Alfageme (doppietta) e Cigliano nei supplementari. A gennaio 2019 il Rieti si arrese 2-1. Castaldo la sbloccò su assist di De Marco, pari di Zanchi e Blondett di testa per i tre punti ai padroni di casa. A novembre dello stesso anno Avellino battuto dalle reti di Starita e D’Angelo nel primo tempo. Quanto basta per regalare la vittoria alla Casertana. Febbraio 2021, un gol di Rosso fu sufficiente per avere la meglio sul Potenza mentre nella passata stagione Eziolino ko sia all’andata che al ritorno con il suo Taranto. Allo ‘Jacovone’ match winner fu Tavernelli e al ritorno Curcio dopo dieci minuti. Sei sconfitte con dieci gol subiti e appena tre realizzati. Insomma la Casertana è la bestia nera di mister Capuano che sabato a Caserta rischia di allungare la serie negativa.