E’ intervenuto nella trasmissione Alè Casertana l’ex direttore sportivo Aniello Martone che ha dichiarato:
“Contatti non ci sono stati con D’Agostino, fa piacere essere accostati alla Casertana ma di concreto non c’è nulla. Il tifoso casertano conosce sempre i meriti al 30 giugno, loro avendo avuto me con la parentesi con Guidi arrivammo ai playoff. Ho visto la partita con il Taranto e poi l’ultima perché sinceramente c’era bisogno di tifo da casa. Sul campo meritava la vittoria il Sorrento ma per come è la serie C se la Casertana portava a casa i tre punti non avrebbe rubato nulla. Sia il mister che il direttore sono stati giocatori più che dargli un consiglio avendo vissuto questa piazza posso dire che secondo me manca qualcosa nel carattere. Qualcuno non ha capito che vuol dire giocare a Caserta. Bisogna comunque dare tempo perché è una squadra nuova. Con il presidente non ci sentiamo da quel giorno in cui la Casertana andò in D, andai ad Imola e non ci siamo più sentite. Siamo molto orgogliosi e quindi non ci siamo più messaggiati. Da parte mia la rabbia è tanta come da parte sua, un po’ di delusione c’è stata. Fa parte dell’amore, funziona così nella vita e nel lavoro. Oggi porto ancora rancore sull’esonero di Fontana, eravamo quarti a 5 punti dal Trapani, non perdevamo da 11 partite abbiamo rovinato che qualcosa negli anni si poteva costruire. Abbiamo cambiato per fattori esterni e qualcuno si è fatto condizionare”.
“Tornare alla Casertana non c’è nemmeno di chiederlo, ma i matrimoni vanno fatti in due se e come andare avanti. Ci tornei a piedi. Sono casertano, vivo a Caserta, è la società dove sono stati più anni. Quello che ti trasmette Caserta non lo fa nessuno. Con il presidente si era creato un feeling umano. Ne abbiamo passate di cotte e di crude ma l’uomo la fa da padrone nei rapporti. E’ una persona che va ascoltata, questi sono i momenti in cui lui sta pensando a cosa fare. Non abbandonerà la Casertana lui è molto tifoso e questo gli fa fare degli errori”.