p style=”text-align: justify;”>Terzo atto della serie Caserta – Roma. In un Palalottomatica non del tutto gremito, le due squadre si affrontano senza i due lunghi titolari: da un lato c’è Marquis al posto di Kavaliauskas, sull’altro ancora assente Andre Hutson, mentre Jaaber nel quintetto è sostituito da Washington. Dopo 50″ di gioco già siamo 3-3 Winston e Jones si rispondono con due triple di fila, con una partita che si accende fin dall’inizio. Jumaine è caldo e risponde con un’altra bomba al lay up di Washington che batte il pigro recupero di Marquis. Caserta è on fire e anche Ere spara la tripla dal parcheggio, i ritmi sono alti ed entrambe le squadre provano a giocare in pochi secondi e in transizione, ma i bianconeri ci mettono tanto pepe in difesa e Bowers recupera la palla che consente ad Ere di fissare il 5-11 che costringe Boniciolli al timeout. Marquis si toglie da solo dalla partita con una difesa pessima su Washington, che fa un gioco da tre punti non concretizzato e poi sfinda in attacco dalla rimessa. Anche Ere subito con due falli, e sul 2+1 di Gigli è 10-13. Roma alza i colpi in difesa e trova il pareggio con la tripla di Vitali (in campo assieme a Jaaber) chiudendo un parziale di 8-0. La partita è ricca di colpi ed è un’autentica battaglia. Si fanno valere i giocatori fisici come Gigli e Michelori, ma sono Di Bella prima e Koszarek poi da tre a punire dall’arco la difesa romana a -2’10” dal primo quarto. La forza fisica di Dragicevic si fa sentire e con 3 punti in breve tempo riporta i suoi a contatto. Roma va col press 1-3-1, Caserta prova a sgusciare, palla a Michelori che si va a prendere il fallo di Heytvelt appena entrato, facendo esaurire il bonus alla lottomatica e realizzando entrambi i liberi. La Pepsi prova a dominare a rimbalzo e ancora grazie al suo “gladiatore” riesce a sfruttare i suoi centimetri e a battere l’americano. Grande confusione in campo, Roma sbaglia, Koszarek ne approfitta e in sottomano in contropiede realizza, ma sulla sirena Winston trova fortunosamente Giachetti nell’angolo che spara la tripla che chiude il primo periodo 21-25 per la truppa di Sacripanti. Michelori domina su tutti nel pitturato, ancora rimbalzo offensivo, ancora fallo subito e ancora 2/2 dalla linea per il nuovo +6. Il tema tattico non cambia, palla sotto, e indipendentemente da chi lo marchi il centrone ex Virtus Bologna riesce a realizzare o comunque a fare qualcosa di importante. Ci sono molti falli e palle perse da ambo i lati, Sacripanti piazza la zona 3-2 che inizia subito col recupero grazie al palming di Giachetti. Koszarek fissa il +8 con un jump da passaggio di Di Bella, ma sul capovolgimento di fronte Washington va a sfondare su Michelori, che colleziona in pochi minuti già 5 falli subiti. Caserta non gioisce per i due falli già di Marquis, Martin, Ere e Doornekamp, ma il canadese con tantissima fortuna e con gli dei del basket molto propizi mette la bomba che costringe ancora Boniciolli al timeout sul 23-34. Roma sbaglia ancora con Datome, ma Caserta è una macchina e anche Martin mette la tripla, fissando il massimo vantaggio sul +14. I capitolini non riescono ad adattarsi alla 3-2 casertana, Vitali spara in tribuna il passaggio e sembra la fine, ma Jaaber, proprio lui che non doveva giocare mette dall’angolo una bomba che è un vero salvagente per i giallorossi. Gigli è bravo a prendersi il terzo fallo di Doornekamp, siamo 28-37 (tiri liberi) e allora Sacripanti, che si può dire che ancora non ha utilizzato i suoi americani, va col timeout per riorganizzare la squadra sul parquet. Roma ha alzato i colpi in difesa e si vede dall’intensità di Datome, in attacco c’è Jaaber che con un arresto e tiro, con un recupero e con un assist per Giachetti riporta i suoi a -5. Caserta interrompe il break negativo con i liberi di Michelori (6/6), che valgono il 32-39. Giachetti prende fallo (il terzo) da Marquis, poi scippa Di Bella e serve Winston in contropiede che schiaccia per il -3. Giachetti è incontenibile e prima realizza ancora in sottomano e poi si prende a pochi decimi dal termine due liberi (ingenuità di koszarek) che però splitta con un 1/2 chiudendo un parziale di 16-2 dalla metà del 2^ quarto che manda le squadre negli spogliatoi in parità, 39-39. Il secondo tempo si apre con tanti errori da una parte e dall’altra, ma ci pensa Jumaine Jones che piazza una bomba da quasi centrocampo, poi prende il rimbalzo e serve Di Bella che mette la tripla, un 6-0 in usicta dall’intervallo che cotringe Boniciolli al timeout. Winston ferma il parziale bianconero con un bel canestro, ma è Ebi Ere che mette anche lui la tripla (41-48), mettendosi in ritmo dopo la tanta panchina causa falli. Michelori continua a dominare e va con la bimane , risponde con egual moneta Winston, da una banale persa (dopo recupero) da parte di JJ. L’ex Philadelphia 76ers però appena vede la zona Romana la punisce con una tripla, l’ennesima, ma Caserta salta un giro in difesa e subisce la penetrazione con canestro di Giachetti. Ma è ancora da Jones da ancora più lontano a far balzare in piedi il Palalottomatica, poi c’è Michelori che ancora con la sua classe si prende lo sfono da Giachetti. Juve sul 45-56 e palla in mano, ma Bowers commette sfondamento su Crosariol. Roma è in bonus, Ere prima, Martin poi, ne approfittano con un 2/2 allungano il superparziale della Pepsi e +15. Dragicevic realizza (21-6 chiuso) e accorcia, ma commette fallo su Jones che dalla lunetta fa 2/2. Stoico Giachetti, Roma prova a fermaree con ogni modo Jones, con tanti falli, che trasforma in liberi, che lo conducono a 19 punti (49-64). Jumaine dal parcheggio ancora fa alzare ad applaudire lo sportivissimo pubblico di Roma, Martin prende lo sfondamento di Washington, Dragicevic che continua a subire le scorribande di Thrilla from camilla, che con i liberi spinge la Juve al +17. Crosariol chiude il quarto con un gioco da tre punti, che vale solo il -14, 54-68. Roma non vuole di certo mollare e il canetsro di Winston che apre il quarto periodo è simila a una dichiarazione di guerra, così come la stoppata di Crosariol che cancella Martin. La juve difende benissimo, ma così come Jones anche Winston ha talentoe relaizza un jump forzato e poi una tripla, che valgono il 61-68. Caserta subisce tegole su tegole, Michelori 4^ fallo, Sacripanti va con Jumaine da 5 e Doornekamp da 4. Crosariol con questo quintetto fa quel che vuole, Roma -5. La pepsi non capisce più nulla: falli e frustrazione. Winston però dalla lunetta fa 0/2, ma il tiro di Di Bella esce lungo, e 4^ fallo di Doornekamp su Datome. Jones svetta ancora a rimbalzo, Ere si batte in attacco e dopo tante vicissitudini realizza il 65-72 a 5′ dal termine. Caserta è in bonus, ma Winston continua la sua serie negativa dalla linea con un altro 0/2, ma l’arcobaleno di Bowers entra ed esce. Timmy commette una sciocchezza, gomitata a Datome, antisportivo che vale il -5, ma Crosariol sfonda, così come Doornekamp sull’azione seguente (5^ fallo del canadese). Purtroppo Giachetti si prende anche il 5^ fallo di Michelori, va in lunetta e fa 1/2 per il -4 (68-72). Ma mentre Caserta sembra latitare, arriva la tripla di Martin che è fuori dai giochi ma che da’ un nuovo +7. Giachetti va col 2/2 dalla lunetta e segna ben 17 punti, poi tanta confusione, con falli non fischiati e alla fine con Bowers che mette a referto i primi due punti della sua gara. Jones non ha smesso di stupirci, recupera palla a Winston, ma Di Bella commette sfondamento e la perde. Jaaber sbaglia da tre, Jones svetta a rimbalzo e poi dall’arco fissa il 70-80. Giachetti non demorde e segna, ma poi commette antisportivo e tecnico su Jones che dalla lunetta fa 2/2 (30 punti e 16 rimbalzi, tripla doppia). Bowers perde palla, Jaaber realizza, e Winston va col fallo sistematico. Timmy dalla lunetta peggiora la sua serata con 1/2, roma sbaglia e Caserta è in semifinale 74-83. Caserta in semifinale, Caserta in Eurolega, Caserta stratosferica, e tante lacrime in panchina. Con le lacrime agli occhi e con tanta gioia le parole di Caputo: “Non so se siamo in eurolega ma sono in paradiso”. Parla anche Di Bella: “risultato sensazionele. Partita difficilissima, giocare a Roma contro una grande pressione, da parte del pubblico, di una squadra forte, da parte dei media: siamo stati una grande squadra, e finalmente due giorni di riposo in vista della semifinale”.</p