In vista della sfida Casertana-Taranto che si svolgerà sabato alle 14 abbiamo ascoltato l’ex centrocampista oggi agente Fifa Ermanno Cordua, che nel corso della sua carriera ha militato in entrambe le squadre, finendo la carriera proprio con gli ionici.
Già nei precedenti confronti abbiamo avuto modo di parlare dei suoi trascorsi nelle città, al di là di ciò, che partita si aspetta fra le due squadre che si fronteggeranno in una sorta di spareggio playoff?
“Sicuramente è una partita che entrambe le squadre vorrebbero vincere per avvicinarsi al quarto posto, anche per sfruttare il vantaggio che una posizione più alta in classifica può darti negli eventuali scontri diretti, sarà una partita combattuta, due grandi piazze e tifoserie a confronto, speriamo di divertirci”.
In ottica allenatori invece, si ritrovano Capuano contro Cangelosi, quindi di certo non ci si annoierà, cosa si aspetta dal confronto fra i due?
“Sono due allenatori molto esperti ed abituati ad allenare in grandi piazze, che sanno come motivare i giocatori in questi scontri diretti e sicuramente daranno vita ad uno scontro focoso”.
Per quanto riguarda le altre grandi del campionato, la Juve Stabia ormai è in B grazie al capitombolo del Benevento, possiamo invece dire che la delusione di quest’anno è l’Avellino di Michele Pazienza?
“La Juve Stabia ha sicuramente sorpreso in positivo, perché tutti si aspettavano un crollo che in realtà non è mai avvenuto, per quanto riguarda l’Avellino si può dire sia la delusione visti i soldi investiti per migliorare la squadra, che insieme al Crotone dava la sensazione di poter fare di più, però attenzione alla magia dei playoff e a quello che possono regalare, così come bisogna stare attenti al Benevento che farà di tutto per salire di categoria”.
Proprio il Crotone sta vivendo una situazione complicata, con lo stadio praticamente vuoto ed un pubblico in contestazione; dunque, anche il Crotone secondo lei ha rappresentato una delusione?
“Sicuramente, anche per la storia recente del club, che negli ultimi anni non solo ha dimostrato superiorità in B, ma ha anche militato in Serie A, poi chiaramente con la doppia retrocessione si sono perse tante sicurezze, e nonostante gli investimenti ha dimostrato quanto comunque sia difficile risalire subito dopo, a maggior ragione quando sembra non esserci una grande atmosfera negli spogliatoi, che invece è la migliore arma della Casertana e del Taranto”.
In ottica playoff, sia Casertana che Taranto dovrebbero esserci, secondo lei, quale delle due ha più possibilità di uscirne vincente?
“Entrambe hanno il vantaggio di avere tifoserie molto calorose, in quest’ottica può succedere di tutto, a maggior ragione se parliamo di playoff, ricordo l’anno in cui il Cosenza arrivato decimo e qualificatosi per il rotto della cuffia è addirittura riuscito a vincerli, andando poi a giocare in B l’anno successivo; quindi, secondo me tutte devono puntare alla migliore posizione, e poi si vedrà. Certamente sarei contento se una delle due squadre dovesse salire in B per il legame che ho tutt’ora con entrambe”.
Salvatore Fabrocile