A testa alta, altissima, la Casertana e i suoi ragazzi hanno chiuso una stagione eccezionale con pochissime sbavature, che posiziona i falchetti a 58 punti in classifica. Purtroppo il risultato arrivato da San Antonio Abate non favorisce l’accesso ai play off, ma si sa, il calcio è bello anche per questo. Ed allora le lacrime di Roberto Guadagnuolo, l’amarezza di tutti i giocatori, non devono far dimenticare questa stagione disputata ad alti livelli ed incoronata da un finale dove grinta e carattere non sono mancati. Il futuro della Casertana deve necessariamente passare attraverso la valorizzazione delle risorse umane esistenti, da questo gruppo che nonostante le difficoltà ha saputo alzare la testa e tenere la schiena dritta fino alla fine. Orgoglio Casertana e onore a questi ragazzi, ai tecnici, alla dirigenza, a tutti. Chi si rammarica per i punti persi, non dimentichi prima di tutto di evidenziare con la giusta enfasi come veniva visto questo gruppo a settembre, quante poche speranze si erano riposte e che risposta invece hanno saputo loro darci. Adesso si guarda al futuro, al nuovo assetto societario, alle trattative in corso per la cessione della società. Alcuni imprenditori e l’azionariato popolare stanno lavorando insieme e seriamente, chi mette fretta avrà le sue ragioni, ma spesso i programmi seri e ponderati richiedono attenzione e dei tempi di pianificazione più lunghi rispetto alla frenesia di chi vuole tutto e subito. Lasciamoli lavorare. Noi siamo certi che si sta lavorando bene per una bella e solida Casertana. Il consuntivo di fine anno è un lungo ed affettuoso abbraccio a quanti per una stagione intera ci hanno spinto in giro per stadi grandi e piccoli, località conosciute e meno note, ad emozionarci, a soffrire con loro. Grazie ragazzi!!