In una lunga intervista apparsa oggi sulle colonne del Mattino a firma di Riccardo Marocco, il presidente della Casertana Giuseppe D’Agostino torna sui gravi incidenti del match della scorsa settimana contro il Foggia.
Presidente D’Agostino, per la società è stata una vera e propria mazzata.
«E’ inconcepibile una cosa del genere! Non è possibile che centocinquanta delinquenti vengono a Caserta a fare quel che vogliono. Dopo quarantacinque fumogeni scagliati verso i nostri tifosi, hanno pure scavalcato la recinzione per il contatto diretto. Sono venuti da noi proprio per fare la guerra e non a sostenere la propria squadra. E in tutto ciò la nostra società ne ha pagato le conseguenze».
Si è discusso per giorni sui maggiori indiziati in termini di responsabilità di quanto accaduto con il Foggia. Lei si è fatta un’idea?
«Innanzitutto sono i tifosi del Foggia i primi responsabili proprio perché sono venuti da noi a fare esclusivamente la guerra. Che, poi, la situazione sia stata gestita male è sotto gli occhi di tutti. Bastava intervenire ai primi lanci di bengala che tutto ciò non sarebbe avvenuto».
Sui social l’invito da parte dei tifosi rossoblu a farsi sentire in Lega.
«Sarebbe stato tutto inutile. A loro bastano le immagini pervenute per farsi un’idea di quanto è accaduto lunedì sera. I tifosi del Foggia a lanciare fumogeni e bombe carta mentre i nostri a sfondare il cancello ed entrare sulla pista d’atletica. Da tutto ciò hanno tratto le loro conclusioni. Che, in definitiva, è anche giusto così perchè ogni forma di violenza va combattuta. Però non mi spiego come abbiamo consentito a una tifoseria che già in altre occasioni si è distinta per atti vandalici a farli venire in trasferta. A farne le spese anche la nostra tifoseria che è sempre stata correttissima. Quando ti attaccano in quella maniera è normale che ci sia una reazione. Si sarebbe dovuto intervenire proprio per evitare che ci fosse una reazione».
Un danno non da poco per la società. Può quantificarlo?
«Tra multa e assenza di incasso dobbiamo registrare un danno di centomila euro. Incalcolabile, poi, il danno sotto il profilo dell’immagine. Purtroppo tutto quello che è avvenuto è stato diffuso in diretta nazionale dalle telecamere di Sky. E quest’ultimo, forse, il danno peggiore per noi. Non soltanto una quesitone economica, ma soprattutto d’immagine».
C’era chi addirittura ipotizzava una conseguenza ulteriore per la Casertana, lo 0-3 a tavolino
«A tal riguardo, vorrei sottolineare il fatto che se non abbiamo avuto la partita persa a tavolino perché in quella occasione c’è stato un arbitro con gli attributi. Diversamente, un altro direttore di gara non avrebbe fatto riprendere la gara e per noi la sconfitta sarebbe stata automatica. L’arbitro, però, ha capito che la Casertana non c’entrava niente in tutto quanto stava accadendo e ha fatto riprendere normalmente la partita.
A propositi di direzioni arbitrali, ultimamente la Casertana non sembra essere baciata dalla fortuna. A Picerno venerdì scorso, l’evidente fallo da rigore su Montalto sul quale il direttore di gara ha invece lasciato correre, mentre in avvio un chiaro intervento da rosso diretto su Proietti sanzionato solo con il cartellino giallo.
« A Picerno non siamo stati brillanti come al solito, ma avevamo ampie attenuanti perché oltre ai infortuni e squalifiche, abbiamo dovuto fare i conti con alcuni elementi non al meglio per febbre e mal di pancia. Fatto sta che anche se al novantesimo, non dare un calcio di rigore così evidente è fuori luogo. Qualcuno ha detto che non ha avuto il coraggio, anche se per applicare il regolamento non bisogna averlo di certo il coraggio».
Mancano due sole giornate al termine del girone d’andata. A gennaio sarà intenzione della società rinforzare la squadra soprattutto se dalle prossime due partite dovessero giungere altrettante vittorie?
«In termini di organico, ci sono tre-quattro squadre a noi superiori, anche se sul campo questa superiorità non si è vista. Il girone di ritorno è tutto un altro campionato. Chi sta avanti e chi sta indietro cercherà di rinforzarsi per i rispettivi obiettivi. Per quanto ci riguarda, vedremo cosa ci offrirà il mercato. In ogni caso, se si dovrà fare un passo ulteriore non ci tireremo indietro».