Alla vigilia della trasferta in Sardegna contro il Budoni l’Amministratore Unico del Gladiator Stefano Valletta ha voluto compattare l’ambiente rilasciando un’intervista dopo quindici giorni di silenzio societario. “Siamo tutti dispiaciuti per questo inizio di stagione che nessuno si aspettava – esordisce. C’è tanta amarezza da parte della dirigenza, dello staff tecnico e dei calciatori perché i risultati non rendono merito ai sacrifici fatti in tutti questi mesi. Capiamo anche il malcontento dei tifosi che avrebbero voluto vedere la squadra del cuore in una posizione di classifica ben diversa. A tal proposito abbiamo cercato di chiarire con i gruppi organizzati attraverso un confronto perché non riteniamo giusto e corretto prendersela con il presidente Giacomo De Felice. Se errori ce ne sono stati vanno equamente divisi tra allenatore, calciatori ed evidentemente anche società. Inveire contro un’unica persona è un atteggiamento che non abbiamo gradito. Va bene la contestazione ma non a certi livelli perché individuare nel massimo dirigente il capro espiatorio. Non dimentichiamoci che è l’unico che ci rimette da anni soldi per semplice amore per il Gladiator. Stiamo lavorando tutti insieme per uscire fuori da una situazione che inizia a diventare incresciosa. Sia io che il presidente De Felice siamo rammaricati e delusi per tutto ciò che sta accadendo”.
La dirigenza sta mostrando estrema vicinanza alla squadra e si sarebbe aspettata un avvio di campionato totalmente diverso: “Lunedì – continua l’Amministratore Unico – ci sarà l’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio. Voglio precisare che rispetto alla passata annata abbiamo investito un budget nettamente superiore. Ragione in più per essere amareggiati perché se la campagna acquisti fosse stata a ribasso non ci saremmo potuti lamentare. Invece proprio in ottica del centenario avevamo deciso di alzare l’asticella, ma come spesso accade spendere di più non è garanzia di risultati, almeno nell’immediato. Però abbiamo totale fiducia in questo gruppo di lavoro anche perché ci sono altre ventotto gare e la stagione è lunga. Stiamo facendo il possibile per allontanarci dall’ultima posizione e iniziare finalmente il nostro campionato”.
Ora c’è che conta maggiormente è ricompattare l’ambiente e mettere tutti i tasselli al proprio posto: “Nei momenti del bisogno non serve a nulla fare da scaricabarile. Ognuno si assume le proprie responsabilità a cominciare da noi dirigenti, poi la guida tecnica e ogni singolo calciatore. Ho parlato martedì con la squadra e credo che il messaggio sia stato recepito. Dobbiamo invertire immediatamente la rotta anche a costo di scelte dolorose perché parliamoci chiaro: ci sono state involuzioni da parte di alcuni calciatori che non ci aspettavamo. Ho parlato con i maggiori rappresentanti dello spogliatoio e hanno assicurato che avranno un approccio migliore alle gare. Servirà un atteggiamento diverso fin dalla gara di domenica col Budoni. Anche perché è impensabile continuare ad essere contestati a fronte di tutti i sacrifici che sta compiendo la società. Ora è il momento di remare tutti nella stessa direzione per il bene del Gladiator e della nostra città”.