E’ tra i tecnici più conosciuti e preparati del panorama campano. A lui si interessano diversi club anche da fuori regione e Carlo Sanchez ha dimostrato con i risultati di saperci fare sia nel settore maschile che femminile. Arrivato a Pomigliano nel mese di ottobre, ha conquistato una meritata salvezza in A femminile e in un’intervista rilasciataci abbiamo toccato diversi argomenti.
Mister iniziamo dalla sua esperienza nel calcio femminile. Salvezza ai playout contro la Lazio e Pomigliano che resta in massima serie.
“E’ stata una grande soddisfazione e il merito va al lavoro di tutto lo staff. Verdicchio, Alfano, Saccone e il direttore Piccolo con cui condividiamo questo traguardo e sono orgoglioso di aver fatto parte di quel gruppo. A livello personale è stata una grandissima esperienza. Ho avuto modo di conoscere un nuovo mondo e affrontare club che fanno con la maschile campionati di A e B. C’è una passione immensa in questo settore, una trasformazione a livello mentale altissima. Sta aumentando tantissimo il valore del calcio femminile e bisogna ringraziare le tante società che investono e fanno tanti sacrifici per far crescere il movimento. Ringrazio il Pomigliano per questa possibilità e mi ha fatto estremamente piacere contribuire alla salvezza del club”.
In serie D la Casertana attende il ripescaggio mentre il Gladiator ha letteralmente rivoluzionato la rosa.
“Qualche mese fa dissi che la Casertana era tra le favorite per il ripescaggio e credo che le speranze non siano svanite. Caserta non può fare la D: una piazza a cui sono particolarmente attaccato e mi farebbe davvero piacere rivederla tra i pro. Se non dovesse accadere sono certo che allestiranno una rosa super competitiva per vincere sul campo. Gladiator si ha cambiato molto, probabilmente sarà una rosa ancora più giovane. Gaetano Romano è un direttore estremamente competente, sa il fatto suo e sicuramente riuscirà a portare in nerazzurro calciatori degni di indossare quella gloriosa maglia”.
In Eccellenza tanti cambiamenti, tanti colpi e tante novità in vista.
“Una volta si parlava di allenatori e calciatori che cambiavano maglia, ora invece si parla innanzitutto dei titoli sportivi che cambiano di città in città. E’ un mercato tutto nuovo e in costante crescita. Dispiace perché non c’è più attaccamento alla piazza. Dopo un anno può finire tutto vanificando gli investimenti della stagione precedente. Un ruolo importante nell’allestimento delle squadre sarà il nuovo statuto con i compensi economici e tasse da pagare perché gli atleti diventeranno collaboratori sportivi a tutti gli effetti. In attesa di capire chi finirà nel girone B, ci sono tante pretendenti come Ercolanese, Afragolese, Puteolana, Acerrana, Albanova e poi chiaramente il Pompei che sta facendo davvero bene e poi la Sarnese”.
Hai avuto anche esperienze con la Rappresentativa campana e di recente il tuo nome è stato accostato agli uffici politici regionali. Il tuo futuro però dove sarà?
“Posso smentire categoricamente queste voci. Il mio futuro non è e non sarà nella politica del calcio. Non è mai stato nei miei piani e mi interessa fare solo ed esclusivamente l’allenatore. Ho deciso di vivere di calcio e fare soltanto il tecnico. Sono libero sul mercato e pronto per iniziare dal ritiro estivo costruendo qualcosa di mio fin dall’inizio”.