SANTA MARIA CAPUA VETERE – In un’epoca in cui i titoli svolazzano da una città all’altra ed i presidenti fanno il buono e cattivo tempo, la città di Santa Maria Capua Vetere giova dell’amore viscerale di Giacomo De Felice per il Gladiator. Un legame tramandato di padre in figlio, poiché il papà Giuseppe lo accompagnava da piccolo a vedere le partite degli Audaci. La passione è rimasta intatta e, contemporaneamente alla sua ascesa imprenditoriale, si è innalzata anche l’ambizione di avere un ruolo all’interno del club.
L’AMORE. Nella parte finale del 2014 De Felice decise di entrare in società, in un mondo del tutto nuovo come il calcio, e da allora ha avuto un ruolo di rilievo nelle varie proprietà che si sono succedute, fino al dicembre 2021 quando ha preso le redini del Gladiator e da allora ricopre l’incarico di socio di maggioranza. Nelle ultime dieci stagioni la storia del calcio a Santa Maria Capua Vetere è legata a doppio filo con l’imprenditore che ha garantito al blasonato club quella continuità che mancava oramai dalle esperienze Pirolo, Vollero e Salzillo.
IL CENTENARIO. Dal suo avvento il Gladiator ha infatti già disputato 5 campionati di Serie D ed ora si appresta a svolgere il sesto in una stagione che non è uguale a tutte le altre, poiché è alle porte il centenario. Affiancato dall’amministratore unico Stefano Valletta e da preziosi soci, De Felice desidera vivere un bel campionato, che venga ricordato ai posteri. Una stagione che aumenterà il prestigio di un sodalizio che è tra i più blasonati della Campania e del Sud Italia, con quel nome, il Gladiatore, che affascina chiunque ne venga a contatto. Una realtà che, con la sua ‘vision’ imprenditoriale, vivrà un futuro sempre più radioso, proiettata a raggiungere nei prossimi anni il professionismo che tanto manca a Santa Maria Capua Vetere.