PAGANI – L’amministratore unico della Paganese Filippo Raiola esprime tutta la propria rabbia per la disputa della partita con la Casertana a porte chiuse. Il dirigente azzurrostellato si sfoga in sala stampa per la decisione di far giocare la finale dei play-off del girone G di Serie D, in programma oggi alle 16 allo stadio “Marcello Torre”, senza tifosi.
I PARAGONI. L’esordio con i paragoni di altre gare: “Oggi è un po’ difficile parlare di calcio. Siamo in un paese democratico e voglio esprimere il mio parere: il calcio è stato stravolto. Dall’alto ci devono far capire come ci dobbiamo comportare. Non si possono fare due pesi e due misure: esempio, nei playoff di C Cerignola e Foggia almeno hanno avuto i loro tifosi nelle gare interne, noi domani no. In serie A, ho visto Salernitana-Napoli, c’erano solo i granata e a Napoli, all’ultimo momento, si sono sapute notizie”.
GLI SFORZI. L’amministratore unico spiega che club e Comune si sono prodigati per farla giocare a porte aperte, almeno ai tifosi locali: “Sono di Torre del Greco, il sindaco di Pagani ha fatto l’impossibile per giocare a porte aperte. Non è vero che non ci siamo mossi. Ieri (venerdì) ho firmato il dispositivo, da quel momento abbiamo dato incarico ai nostri legali per ricorrere al Tar, ma alla fine tutto ciò non era possibile. Sono pulito, passionale. Voglio capire che cosa deve fare Pagani per cancellare quanto accaduto. Vi elenco tre episodi: Paganese – Savoia, Andria – Paganese, Tivoli – Paganese, non come altri che si sono preparati da un mese a questa partita. Altri dovevano stravincere il campionato. Lo speaker ci ha fatto i complimenti. Adesso basta. Non è possibile togliere la gioia a chi vuole vedere la partita e ha solo il calcio. Sono un libero cittadino ed esprimo il mio parere, in maniera rabbiosa”.
CONTRO LA CORAZZATA. Infine Raiola parla della partita odierna, facendo capire che la Casertana resta la corazzata da battere: “Vorrei chiedere ai tifosi di mantenersi e non dimostrare niente. Tranne quest’episodio dobbiamo capire come ci dobbiamo regolare. Altre partite, a partire dalla A, si sono svolte anche con una sola tifoseria. Non faccio come altri che giudicano altre squadre. Altri hanno pensato alla Paganese ma pensassero a fare la loro partita, noi la nostra. Domani devono passare sul nostro cadavere. I tifosi vogliono tifare e non devono cadere nei tranelli. Noi giochiamo contro una corazzata ma ciò non toglie che possiamo batterli. Nessuno si è permesso di giudicare altri. Noi sempre corretti. Questo mio sfogo è passionale. Avevo un tumore, poi tolto, al ginocchio, dopo dieci giorni ero già a lavorare. Chiedo scusa al popolo di Pagani per aver perso il campionato. Ringrazio la squadra. Tutti hanno cercato di farci vincere il campionato. Nessuno deve romperci le scatole“.