CASERTA – Limitazioni nella trasferta in Sardegna per i tifosi della Casertana. Oggi il Prefetto di Nuoro ha disposto che è vietata la vendita dei tagliandi ai residenti in provincia di Caserta. La misura è stata decretata in seguito ai disordini di Pagani, ma rispetto a quanto richiesto dal CASMS, c’è una differenza.
LA DECISIONE. Il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive aveva infatti disposto tre divieti di trasferta sia per Casertana che Paganese (quest’ultima colpita anche con tre partite casalinghe a porte chiuse). Ed invece, in questo caso, il provvedimento riguarda i soli residenti in provincia di Caserta. Ovviamente la maggior parte dei tifosi vive in Terra di Lavoro e non potrà partire. Discorso diverso per coloro che hanno residenza fuori dalla provincia: costoro hanno la possibilità di acquistare il biglietto per la partita in programma domenica 5 febbraio alle 14.30 allo stadio ‘Is Arranas’ di Tertenia (provincia di Nuoro).
LA PROTESTA. Subito dopo la comunicazione da parte degli organi competenti, sui social diversi tifosi rossoblu hanno espresso la loro rabbia per la decisione, in virtù del fatto che sono stati vittime di un’imboscata da parte degli ultras della Paganese (CLICCA QUI PER LEGGERE). Da questo punto di vista, il CASMS ha condannato i falchetti per i tafferugli che, dopo l’agguato dei locali, hanno preso il sopravvento tra le due fazioni ed anche gli atti di violenza, come i vetri rotto delle auto nelle vicinanze dello stadio.
IN ATTESA. A prescindere dalla decisione odierna, Paganese e Casertana sono in attesa di conoscere la decisione del Giudice Sportivo di Serie D che non si è ancora espresso. A giorni è prevista la sentenza, ma a quanto pare c’è il rischio anche di responsabilità oggettiva e quindi penalizzazione in classifica per la società azzurrostellata