Esattamente un anno fa, dopo l’acquisizione delle quote societarie da parte di Danilo Iervolino e la definitiva uscita di scena di Claudio Lotito, in casa Salernitana si tornava a respirare aria fresca dopo mesi difficili in cui i granata avevano seriamente rischiato di sparire per sempre dal calcio professionistico. Da quel momento, grazie allo straordinario lavoro di Walter Sabatini, di Davide Nicola e dei calciatori, iniziò un periodo magico per i granata che alla fine permise loro di raggiungere una insperata salvezza. Ora tutto sembra essere nuovamente cambiato e in quel di Salerno è tornata la bufera.
La sconfitta per 8-2 a Bergamo pesa come un macigno
Dopo alcune prestazioni fantastiche come il pareggio per 2-2 all’Allianz Stadium contro la Juventus e la vittoria in trasferta per 3-1 contro la Lazio, la Salernitana di Davide Nicola ha smarrito sé stessa ed ha iniziato a inanellare un preoccupante filotto di sconfitte e prestazioni negative che in un battibaleno ha riportato i granata pericolosamente vicini alla zona retrocessione. Fortunatamente per i campani Cremonese, Verona e Sampdoria, che al momento ricoprono gli ultimi tre posti in classifica, continuano a non fare punti e sembrano destinate alla inevitabile retrocessione, ma ciò non basta per far dormire sogni tranquilli ai tifosi salernitani. Dopo alcune prestazioni brutte, poi, nella trasferta di Bergamo la squadra di Nicola ha toccato il punto più basso della propria storia recente ed è uscita sconfitta dal Gewiss Stadium con lo storico e clamoroso risultato di 8-2. Ciò che ha preoccupato maggiormente i tifosi granata, oltre all’umiliazione subita, è stato l’atteggiamento della squadra: molle, svogliata e incapace di reagire anche dal punto di vista nervoso. Incredibilmente sembra trascorsa un’era geologica da quando la Salernitana riusciva a salvarsi al termine della passata stagione in modo rocambolesco, mettendo a segno una delle più incredibili e sensazionali imprese sportive che siano mai riuscite a una squadra di calcio. A gettare ulteriore benzina sul fuoco è stata la decisione del presidente e del direttore sportivo De Sanctis di esonerare Davide Nicola per poi richiamarlo in panchina a distanza di 48 ore: una scelta dettata dalla fretta e dall’improvvisazione che non depone bene in vista del prosieguo di stagione e che rischia di vanificare quanto di buono fatto in questi ultimi 12 mesi.
Cosa aspettarsi da questo finale di stagione?
Dando un’occhiata al calendario, la Salernitana rischia seriamente di chiudere questo gennaio 2023 senza una vittoria e rischia di essere risucchiata nella lotta retrocessione dopo che per mesi aveva lasciato intendere di poter navigare tranquillamente a centro classifica. I tifosi si aspettano delle risposte serie da parte della dirigenza e della presidenza e nel frattempo attendono fiduciosi notizie dal fronte calciomercato. Per quanto Nicola abbia le sue colpe come allenatore, la sensazione è che questa squadra sia stata allestita male e che in fase di calciomercato siano stati acquistati troppi giocatori non pronti per la categoria che hanno reso al di sotto delle aspettative e si sono spesso dimostrati inadeguati. La Serie A, come di consueto, si è confermata un campionato serio e competitivo e basta davvero poco per andare in cortocircuito e ritrovarsi invischiati nella lotta salvezza. La Salernitana lo sa bene sulla propria pelle sulla scorta dell’esperienza dell’anno passato quando riuscì a conquistare la salvezza anche grazie alla complicità del Cagliari che da febbraio in poi non riuscì più a fare punti e alla fine chiuse la stagione al terzultimo posto. Per evitare che ciò accada anche i tifosi dovranno fare la propria parte e dovranno essere bravi a dare alla squadra il giusto supporto di cui necessitano per superare questo momento di innegabile difficoltà tecnica ed emotiva.
A Salerno, dopo mesi di pace, si respira nuovamente una brutta aria e la sensazione è che nelle prossime settimane assisteremo a dei profondi cambiamenti sia in organico che nell’organigramma societario. I tifosi salernitani sperano che la tempesta possa passare il più presto possibile, ma nel frattempo temono di rivivere i brutti momenti trascorsi solo un anno fa.