PAGANI – Il giorno del big match è arrivato. Alle 15.30 Paganese e Casertana si affronteranno per la sfida da vertice del girone G del Serie D, nel secondo capitolo di una partita che all’andata finì 2-2 dopo la super rimonta griffata Raffaele Vacca al 94′ ed al 95′. Tanti i temi della partita odierna, da una parte i padroni di casa desiderano continuare la striscia positiva di 8 vittorie consecutive e complessivi 13 risultati utili consecutivi. Dall’altra i falchetti hanno intenzione di mantenere accesa la fiammella di speranza, che attualmente è flebile ma con un blitz al “Marcello Torre” potrebbe aumentare di valore: a sostenere Rainone & soci saranno esattamente 153 supporters casertani.
L’AVVERSARIO. Ieri pomeriggio, in conferenza stampa, l’allenatore azzurrostellato Domenico Giampà ha detto la sua sulla Casertana e su Vincenzo Cangelosi: “Per noi non cambia niente, sappiamo che incontriamo la squadra con la rosa più forte, la Casertana, però non sempre quella più forte vince i campionati. L’anno scorso per me era l’Inter, ma ha vinto il Milan. Anche quest’anno per me è lo stesso ma la prima è il Napoli. La squadra più forte è prima, fino ad adesso era il Sorrento, ora lo siamo noi insieme a loro. Voglio massimo rispetto per la Casertana perché sapendo che sono così forti, ma anche il massimo rispetto per Cangelosi, che ha fatto per una vita il secondo del maestro del calcio totale, Zeman. Quindi sappiamo che per fare risultato dobbiamo avere fame, perché ci sono calciatori che hanno vinto tanti campionati. Ce la giocheremo perché sento dire che abbiamo due risultati, non è vero perché il campionato ce lo stiamo giocando con la Casertana ma anche con il Sorrento. Per noi mancano quindici finali, le finali non si giocano per lo 0-0. Noi giocheremo questa partita come le altre. Siccome incontriamo una squadra con tante qualità, dobbiamo fare una partita perfetta“.
BIG MATCH. L’ex calciatore di Serie A col Messina non è convinto della piega che potrebbe prendere il match: “Essendo una finale, a volte possono uscire bellissime partite ma anche partite contratte. Mi aspetto due squadre che daranno battaglia per 95’/96′ a seconda di quando concederà l’arbitro. Due squadre che si conoscono come i calciatori. Deve essere una giornata di sport in quanto è un derby. Andare allo stadio deve essere una festa per tutti. Chi festeggia e chi no, ma sia una giornata di sport e di festa. In campo è giusto che si dia battaglia, ma poi a fine gara ci saluteremo tutti perché fa parte del gioco“.
IN TESTA. Il duello con il Sorrento caratterizzerà la stagione fino alla fine: “Cambia poco perché eravamo a -10 e abbiamo recuperato punti. Ci sono 45 punti e dobbiamo pedalare così come fa il Sorrento. Sappiamo che nel calcio le cose possono cambiare da un momento all’altro, però noi non dobbiamo cambiare quello che stiamo facendo. L’allenamento quotidiano come si allenano i ragazzi che danno il massimo. Dare il massimo in campo e uscirne senza averne i rimorsi“.
CONCENTRATI. Sulle motivazioni l’ex Città di Sant’Agata ammette: “Questa è una partita che per un allenatore anche a livello emotivo non devi caricare niente. I giocatori hanno le motivazioni già da soli. Un allenatore può davvero lanciare le maglie in area e i primi undici possono scendere in campo. Sicuramente metteremo la squadra più in forma“.
GIORNATA AZZURRA. Infine Giampà è felice di vedere tanta gente in occasione della Giornata Azzurra indetta dalla società: “Sta aumentando il pubblico, il grosso merito va ai calciatori. Il consiglio che do loro è che trattasi di una cosa che hanno meritato ma non devono avere tanta pressione, quella giusta che hanno ogni domenica. Se ci sono più persone al campo il merito è dei miei calciatori“.