«L’unica cosa che dovevamo fare in questa settimana e che abbiamo fatto è stato archiviare la sconfitta, analizzare la partita di Cremona e segnare quelli che sono stati gli errori fondamentali che abbiamo fatto e che di sicuro non dovremo rifare contro Teramo questa domenica al Palamaggiò». Esordisce in questo modo Alex Righetti che dall’alto della sua esperienza punta dritto al problema, punta dritto a quello che la Juve deve e non deve fare in vista di quella che potrebbe essere la prima vera sfida importante in chiave salvezza. Battere la Bancatercas rappresenta un imperativo con il quale i bianconeri potrebbero mettersi in tasca più di un quarto dell’obiettivo stagionale, anche se il tassametro della stagione dice che siamo solo ed esclusivamente ad un passo dal 2011 e che c’è ancora tanto da giocare. Ma far coincidere la vittoria di questa domenica con quella di qualche mese fa contro Casale Monferrato, sarebbe un qualcosa di fondamentale importanza, dal momento che oltre al doppio confronto con i piemontesi (ed i 15 punti di scarto ndr), la Juve potrebbe aggiungere a questa particolare classifica anche i teramani e quindi dormendo qualche sonno tranquillo in più in chiave salvezza, dal momento che il distacco dalla Bancatercas diverrebbe davvero consistente.
«Tra le tante cose in cui abbiamo toppato – continuato l’esterno romano ed eroe del successo in trasferta in casa proprio della sua ex Virtus Roma – quella che non possiamo proprio ripetere con Teramo tra qualche giorno è l’atteggiamento. Anche contro Cremona, qualcuno forse ha pensato che abbiamo sottovalutato l’avversario, ma cosi non è stato. Primo perché sappiamo che non possiamo permettercelo e poi perché sapevamo benissimo che in casa la Vanoli ha sempre giocato delle ultime partite anche se poi non aveva mai vinto. Quindi non è stata questione di sottovalutare il nostro avversario, ma di essere scesi in campo con la stessa energia, aggressività e voglia di fare delle partite precedenti e senza questo tipo di atteggiamento in questo campionato non vinci con nessuno ed ora l’abbiamo imparato a spese anche di una sconfitta».
Coach Oldoini ha parlato di saper giocare sotto pressione non morale ma fisica e cioè quando gli avversari iniziano a mettere le mani addosso. Sei d’accordo?
«Assolutamente. Quando le altre squadre diventano aggressive dobbiamo essere bravi e capire in che modo uscire e in che modo liberare da raddoppi o pressioni eccessive i n ostri compagni senza puntare sulle individualità, ma sul gioco di squadra e punire queste situazioni».
Come si migliore in questo particolare del gioco?
«Esaminando in video tutte le singole situazioni. Capire e sfruttare i suggerimenti che lo staff tecnico ci da e ci darà per evitare di ripetere quanto accaduto a Cremona».
Teramo è una tappa fondamentale come lo era a suo tempo Casale. Che squadra ti aspetti?
«Sappiamo che per noi è una partita fondamentale non solo per i due punti per il possibile distacco in classifica che si potrebbe creare, ma anche perché giochiamo in casa davanti al nostro pubblico e quindi non vogliamo certo commettere passi falsi. Per quanto riguarda Teramo, pensi che sia una squadra veloce, con giocatori importanti e con capacità tecniche tali da poterli portare a segnare in ogni partita, quindi un cliente no facile e che dovremo affrontare cosi come abbiamo fatto con Milano e Siena».
Quale la chiave?
«Aggressività, passarsi la palla, sbucciarsi le ginocchia, atteggiamento e voglia di vincere. Poi tutto il resto».