Suicidio Casertana: da 3 a 1 a 3 a 4. Una sconfitta senza attenuanti



La gioia momentanea della Casertana (foto G. Scialla)

CASERTA. Dopo l’importante vittoria di ieri della capolista Sorrento a Frascati, la Casertana aveva l’obbligo di vincere contro l’Aprilia al “Pinto” nell’ultima gara casalinga del 2022. E diciamo pure che ci stava riuscendo, e con merito, alla fine della prima frazione di gioco. Andata sotto dopo appena cinque minuti la formazione rossoblù non si perde d’animo e costringe la formazione laziale a stazionare nella propria metà campo, facendo attenzione, però, a qualche ficcante azione di contropiede. Intanto Panarelli è costretto a sostituire Favetta (infortunato) con l’ultimo arrivato Liurni che si presenta benissimo saltando due avversari ed impegnando Siani in una respinta con i piedi. La Caserta giunge al pareggio al 33′ con un sinistro da fuori di Manzo che, complice una deviazione, fa fuori Siani. Dopo sei minuti il direttore di gara assegna un calcio di rigore alla Casertana ravvisando un tocco con un braccio di un calciatore biancoceleste su colpo di testa di Casoli. Dagli undici metri Bollino  non sbaglia e porta in vantaggio i suoi. La gara è veloce, con continua capovolgimenti di fronte. Mariotti propone un 4-3-3 offensivo, prendendo qualche rischio , ma capace anche di mettere in difficoltà la difesa rossoblù come al 46′ (primo minuto di recupero), con Innocenti, il cui sotto a pochi passi da Romano è bloccato dal portiere casertano. Sulla susseguente azione Casoli, da destra, fa partire un lungo traversone che scavalca il portiere Siani e trova Ferrari che, in acrobazia, la mette dentro per il 3 a 1. Per l’attaccante di Sassuolo è il quinto centro consecutivo.

Non ci sono cambi ad inizio ripresa. La Casertana è in pieno controllo dell’incontro. Al minuto 20, però arriva la rete di Bordi, di testa, su assist di Murgia, che riapre la partita. La Casertana entra in un vortice di paura, la paura di vincere, forse, ed inizia a commettere errori. Dopo qualche minuti Gjuci, da pochi passi, calcia alto. La Casertana perde lucidità e Romano al 27′ commette un errore clamoroso su rimessa dal fondo servendo Pezone in area rossoblù. La prima conclusione del biancoceleste è murata da Sabatino, ma il pallone resta lì e Gjuci può insaccare a porta vuota. La squadra di Panarelli trema, si disunisce, i cambi non risultano vincenti. Lo sono quelli operati da Mariotti che con gli inserimenti di Riccucci, Marianelli e Pezone cambia il volto alla squadra. Dopo neanche due minuti Vincenzo Galletta mette giù in ara di rigore l’italoalbanese Gjuci e l’arbitro fischia la massima punizione. Murgia non sbaglia e riporta in vantaggio i suoi. Saltano gli schemi, la Casertana butta il pallone nella metà campo dell’Aprilia che erge un muro che diventa insormontabile.



C’è sconforto, delusione, rabbia, anche una piccola contestazione da parte dei tifosi della Casertana che non si sarebbero mai aspettati, alla sedicesima giornata di campionato, di trovare la propria squadra a 11 punti dalla capolista Sorrento. Una squadra, la Casertana, costruita per vincere il campionato, il valore della sua rosa è il più alto (e di gran lunga) di tutte le altre, eppure è appena settima in classifica, lontanissima dalla vetta. Serve un miracolo. Nel calcio nulla è scontato. Recuperare undici punti a diciotto giornate dal termine si può? Accettiamo miracoli.

 

TABELLINO CASERTANA – APRILIA 3-4

 

Casertana (4-3-1-2): Romano; Paglino (dal 56′ V. Galletta), Rainone (dal 86′ Tringali), Sabatino, Cugnata; Atteo (dal 75′ Guida), Manzo, Casoli; Bollino (dal 71′ Vacca); Favetta (dal 26′ Liurni), Ferrari. A disp.: Prisco, Sena, Ferraiuolo, Valtulini. All.: Panarelli.
Aprilia: Siani; Bordi, Zanchetta, Battisti (dal 58′ Riccucci), Corelli; Murgia, Pedone (dal 58′ Marianelli), Grossi; Innocenti (dal 86′ Guarino), Gjuci, Capuano (dal 58′ Pezone). A disp.: Silvestrini, Seccafien, Bernardini, Travaglini. All.: Mariotti.
Arbitro: Saccà di Messina.
Reti: al 5′ Capuano, al 33′ Manzo, al 39′ Bollino (rig.), al 47′ pt Ferrari, al 65′ Bordi, al 72′ Gjuci, al 74′ Murgia (rig.).
Note: ammoniti al 58′ Battisti , al 65′ Manzo, al 74′ Galletta; rec.: 1’pt-5′ st.

 


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