CASERTA – L’unione del gruppo è tra i concetti fondamentali di una stagione vincente. Nel suo commento post gara, Gianluca Turchetta enuncia delle parole che potrebbero passare inosservate ma non lo sono: “Adesso si inizia a vedere negli occhi di tutti l’attaccamento a questa maglia”. Parole in codice che hanno un grande valore per quello che la Casertana intende creare quest’anno.
: “Sono tornato ad essere decisivo anche se oggi ritengo sia la mia peggiore prestazione da quando indosso questa maglia. Ho toccato pochi palloni, ma sono stato decisivo in quelle occasioni in cui l’ho fatto. Dobbiamo pensare a lavorare; perché nel primo tempo non possiamo prendere prima quello schiaffo e poi partire. Sono contento della mia cattiveria messa nelle due situazioni, ma devo lavorare ancora per essere più incisivo”.
L’ATTEGGIAMENTO. “Per me non è una questione di modulo, ma di atteggiamento. Sicuramente non mancavano grinta e cattiveria, ma abbiamo messo più coraggio. Abbiamo preso consapevolezza della nostra forza. Prima eravamo una macchina da scoprire. Adesso conosciamo le nostre potenzialità. Sappiamo che se al 90’ siamo sotto di due reti riusciamo a pareggiarla e sappiamo che possiamo sempre ribaltarla e vincere anche 4-1”.
L’APPROCCIO. “Dobbiamo essere più bravi nei venti minuti iniziali, non deve essere una costante il fatto che concediamo qualcosa. Dobbiamo tenere botta, vedere come si mette la partita, anche perché l’avversario cala. Abbiamo notato che capita sempre così. Siamo messi meglio atleticamente e in campo e quindi non dobbiamo rovinare tutto nei minuti iniziali. Ora non bisogna sedersi perché questa categoria ti presenta ogni domenica il conto”.