CASERTA. La Casertana ha guadagnato un punto d'oro. Quando tutto sembrava perso, sotto di due reti e con un uomo in meno, il "salvatore" Raffaele Vacca, nei minuti di recupero è riuscito a riequilibrare l'incontro. Non è stata una Casertana brillante ma ha dimostrato di avere cuore e carattere. E se la partita l'ha fatta la Paganese, teniamoci ben stretti questo punto.
LE SCELTE. Parlato deve fare a meno di Tringali e Sena. esordio dal primo minuto per Cugnata, confermato Esposito a centrocampo. In panchina Onazi e Gazzerro alla loro prima convocazione.
PRIMO TEMPO
Parte molto bene la Paganese e in un minuto, da quarto al quinto, si fa viva grazie alle conclusioni di De Felice, prima, di testa e di D'Agostino dopo. La gara è equilibrata, si affrontano due squadre tra le pretendenti alla vittoria finale. La Casertana viene ben contenuta dalla retroguardia azzurrostellata, anche se c'è da sottolineare qualche errore di troppo da parte dei falchetti. La Paganese passa in vantaggio al ventiquattresimo: cross dalla sinistra di Cusumano, De Felice di testa, dall'area di porta, infila Prisco. Con Favetta e Ferrari ben marcati, la Casertana non riesce ad impensierire gli avversari. Al trentaquattresimo la formazione ospite potrebbe raddoppiare grazie ad un colpo di testa di Pozzebon indirizzato nell'angolo del primo palo, è stato bravo Prisco a respingere. Nel primo minuto di recupero, Ferrari di testa mette a lato su cross di Cugnata. Questa è l'ultima occasione pericolosa a favore dei falchetti.
SECONDO TEMPO
Il secondo tempo inizia male per la Casertana. Dopo tre minuti, Esposito viene allontanato dal rettangolo di gioco dal direttore di gara per un fallo di reazione. Partita in salita per la Casertana, già sotto di due reti. Adesso giocherà il resto della partita con un uomo in meno. Parlato prova ad inserire forze fresche, sia Bollino che Turchetta provano a dare la scossa ai compagni, ma chi si ergerà da protagonista dell'incontro è Raffaele Vacca, che entrato al cinquantasettesimo realizza due gol nei minuti di recupero, facendo esplodere di gioia il "Pinto".